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La dieta Mediterranea: un patrimonio dell’umanità

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Un “patrimonio” di dieta

La dieta Mediterranea oltre ad essere un modello alimentare è un vero e proprio stile di vita, tanto che nel 2010 è stata riconosciuta patrimonio culturale immateriale dall’UNESCO.

“La Dieta Mediterranea rappresenta un insieme di competenze, conoscenze, pratiche e tradizioni che vanno dal paesaggio alla tavola, includendo le colture, la raccolta, la pesca, la conservazione, la trasformazione, la preparazione e, in particolare, il consumo di cibo” (UNESCO, 2010)

Agli inizi degli anni ‘50 l’americano Ancel Keys si accorse che le popolazioni povere di alcune zone dell’area mediterranea presentavano un tasso di mortalità dovuto a malattie cardiovascolari inferiore rispetto alla popolazione americana.

Da allora numerosi studi hanno evidenziato come il regime alimentare seguito da queste popolazioni, affiancato ad uno stile di vita attivo, potesse effettivamente prevenire molte patologie, far vivere a lungo e soprattutto in salute.

In cosa consiste la dieta Mediterranea?

Andiamo ora a conoscere quali sono “i protagonisti” e le caratteristiche di questo modello alimentare:

dieta mediterranea La dieta Mediterranea: un patrimonio dell'umanità

  • Consumo giornaliero di frutta e verdura. È ormai universalmente riconosciuto che un elevato apporto di frutta e verdura è in grado di offrire innumerevoli benefici alla salute. Si tratta infatti di alimenti ricchi di acqua, fibra, minerali, vitamine e sostanze antiossidanti. I pomodori, nonostante la loro origine centro-americana, sono diventati uno degli alimenti base della dieta mediterranea e costituiscono una fonte importante di antiossidanti; il trattamento termico, come nella preparazione di salse di pomodoro, è raccomandato in quanto aumenta la disponibilità del licopene in essi contenuto. Vanno privilegiati prodotti freschi, locali e di stagione.
  • Alto consumo di cereali integrali e legumi. Si tratta di alimenti ricchi di carboidrati complessi e fibra, vitamine del gruppo B, minerali. La presenza di fibra, oltre a regolarizzare il transito intestinale e ridurre l’incidenza di diverse patologie come il cancro al colon, consente di ridurre i picchi glicemici postprandiali e di mantenere il senso di sazietà più a lungo.
  • Utilizzo di olio di oliva per cucinare e condire. L’olio d’oliva è un’ottima fonte di grassi monoinsaturi, protettivi contro le malattie cardiache. È anche fonte di antiossidanti, tra cui la vitamina E e polifenoli. Possiede un’alta resistenza al calore e all’ossidazione e migliora la conservabilità degli alimenti. Ha inoltre attività antinfiammatoria, agisce positivamente nella prevenzione delle malattie cardiovascolari e dell’aterosclerosi (fa diminuire l’LDL  lasciando invariato l’HDL).
  • Consumo di pesce. La dieta mediterranea predilige il consumo dei prodotti ittici rispetto a quello della carne per la loro valenza nutrizionale. Il pesce garantisce l’apporto di proteine, acidi grassi insaturi (soprattutto pesce azzurro), vitamineminerali. Come ampiamente dimostrato da numerosi studi l’apporto di acidi grassi Omega3 ha un effetto protettivo sul sistema cardiovascolare.
  • Consumo moderato di latte e derivati. In quantità moderata i prodotti caseari apportano proteine di alto valore biologico, sono ricchi di calcio e vitamina D.
  • Moderato consumo di vino. Il vino è uno dei protagonisti della dieta mediterranea. Contiene polifenoli ad azione antiossidante e protettiva sull’apparato cardiovascolare. Va consumato però in quantità moderata e possibilmente ai pasti.

È bene ricordare, inoltre, che una sana e corretta alimentazione, come può essere quella derivante dalla dieta Mediterranea, va sempre e comunque accompagnata ad uno stile di vita attivo.

Dott.ssa
Nicoletta Cecchetti

Biologa Nutrizionista

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