Che cosa sono le emozioni?
Le emozioni sono dei fenomeni complessi che rappresentano una sorta di bussola, un gps interno che ha una funzione fondamentale: indicarci quanto ci stiamo avvicinando o allontanando dai nostri scopi e dai nostri bisogni.
Imparare a riconoscere le nostre emozioni non è facile ma acquisire una maggiore consapevolezza è fondamentale per permetterci di soddisfare i nostri bisogni.
Inoltre è altrettanto importante distinguere fra fame emotiva e fame fisica: molte persone confondono i due tipi di fame, ad esempio ritengono di essere dei mangiatori emotivi ma in realtà…hanno semplicemente fame! Prima di pensare di avere un problema di fame emotiva è quindi importante farsi alcune domande preliminari: ho mangiato abbastanza oggi? Ho bevuto abbastanza? Quello che ho mangiato mi ha soddisfatto?
Se la risposta alle domande è sì, allora possiamo procedere ad occuparci della nostra fame emotiva.
Il problema dell’essere mangiatori emotivi NON sta nell’aumento o nella diminuzione di peso, ma piuttosto nella difficoltà di gestione delle nostre emozioni e in quanto ci allontani dall’essere efficaci nel raggiungere il nostro obiettivo di peso naturale e sano.
Di fronte a un problema di fame emotiva, la prima cosa da fare è innanzitutto osservare il nostro modo di alimentarci e in questo senso può essere molto utile richiedere una consulenza da un nutrizionista che saprà fornirci delle indicazioni e delle strategie pratiche per riappropriarci di uno stile alimentare sano e sostenibile nel lungo termine.
La terapia psicologica invece si focalizza principalmente su emozioni e pensieri. L’idea è quella di interrogare la nostra fame emotiva, senza subirla passivamente e acriticamente ma cercando di capire cosa voglia comunicarci.
Che emozione l’ha scatenata? Quale bisogno c’è alla base? Quel bisogno può essere soddisfatto solo mangiando o mi sarebbe più utile fare altro?
Grazie all’acquisizione combinata di strategie emotive e alimentari sarà possibile aumentare la nostra consapevolezza e imparare strategie più efficaci di gestione delle situazioni di crisi. Il percorso permetterà di raggiungere quindi una rieducazione psiconutrizionale che permetta di costruire un rapporto sereno ed equilibrato con il cibo.