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Alimentazione in presenza di diverticoli

I diverticoli sono delle escrescenze, delle piccole sacche che crescono lungo il colon, ovvero la parte finale dell’intestino.

La causa principale dello sviluppo dei diverticoli è dovuta ad un aumento di pressione all’interno dell’intestino e da un’alterazione della motilità intestinale; l’aumento locale della pressione determina una fuoriuscita della mucosa nei punti più deboli della tonaca muscolare dell’intestino, con la conseguente formazione delle sacche. La stipsi e la mancanza di esercizio fisico possono aumentare il rischio di formazione dei diverticoli.

Nella maggior parte dei casi la presenza di diverticoli non causa nessun disagio, può capitare a volte però che si manifestino dolori e bruciori, stitichezza, gonfiori.

Consigli nutrizionali

Nell’alimentazione in presenza di diverticoli è consigliabile:

  • limitare il consumo di bevande che irritano la mucosa intestinale quali vino e birra (massimo un bicchiere al giorno, meglio anche niente), tè (deteinato va bene) e caffè (decaffeinato va bene);
  • eliminare/limitare il cioccolato;
  • eliminare alimenti molto grassi (come formaggi grassi, insaccati);
  • preferire piatti semplici, poco elaborati e ben cotti;
  • eliminare i cibi fritti;
  • preferire metodi di cottura leggeri come: vapore, microonde, piastra;
  • evitare i bolliti di carne;
  • limitare alimenti che possono provocare meteorismo: frappè, chewingum, bevande gassate, maionese, panna montata;
  • limitare il consumo di latticini, possono essere assunti latticini a ridotto contenuto di lattosio, quali lo yogurt e alcuni formaggi;
  • evitare verdure con fibre molto dure e filamentose (finocchi, carciofi, fagiolini, ecc.): se si desidera assumerli, andrebbero consumati sminuzzati o centrifugati o cotti e passati al setaccio. Per la scelta valutare la tollerabilità individuale, tuttavia, poiché è importante anche la capacità delle verdure di trattenere acqua per aumentare il volume delle feci, sono molto utili lattuga, radicchio, sedano e carote, zucchine e cipolle (ricche di inulina). Bene anche i centrifugati di verdura. Da evitare asparagi, cavolfiore, carciofi, funghi, broccoli, melanzane e cicoria;
  • evitare i semi: se non ben masticati e digeriti possono andare ad annidarsi all’interno di un diverticolo, causando un’infiammazione. Quindi alimenti come lenticchie, semi di girasole, semi di sesamo, zucca o altro vanno evitati:
  • fare attenzione anche alla frutta e verdura contenenti semini (per es. melanzane, pomodori, kiwi, fichi, cocomero, frutti di bosco, fragole) che possono depositarsi con maggior facilità nel diverticolo;
  • consumare ogni giorno tre frutti, della dimensione del proprio pugno. Preferire mele (contenenti pectina), pere, banane (ricche di inulina). La frutta va consumata cruda preferibilmente senza buccia, meglio centrifugata, e ben masticata.
  • assumere la fibra in maniera graduale fino al raggiungimento delle dosi giornaliere consigliate. Dopo la fase acuta introdurre progressivamente la verdura iniziando con piccole quantità, e secondo la tolleranza individuale;
  • idratarsi a sufficienza: bere almeno 2 litri di acqua al giorno;
  • fare cinque pasti al giorno mantenendo una certa regolarità sugli orari;
  • alternare i cereali raffinati (pane, pasta, riso…) con gli analoghi integrali.

Durante la fase infiammatoria, quindi in presenza di diverticolite, le raccomandazioni dietetiche cambiano: è bene rivolgersi al proprio medico.

Questi accorgimenti non devono essere considerati sostitutivi delle indicazioni del Medico. Per una dieta personalizzata si consiglia di consultare il Nutrizionista.

 

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