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Alimentazione in caso di Morbo di Crohn

Uomo che soffre per patologia morbo di crohn

Tabella dei Contenuti

Cosa è il morbo di Crohn?

La malattia (o morbo) di Crohn è una MICI (malattie infiammatorie croniche intestinali) che può colpire qualsiasi parte del tratto gastrointestinale, dalla bocca all’ano; interessa più comunemente l’ultima parte dell’intestino tenue (ileite), o il tenue insieme al colon (ileocolite) oppure solo il colon in una sua qualsiasi parte (colite).

Presenta una distribuzione segmentaria: è caratterizzato da ulcere intestinali, spesso alternate a tratti di intestino sano; le ulcere derivate dall’infiammazione, se non curate, possono portare a creare dei restringimenti intestinali (stenosi) o approfondirsi sino a creare delle lesioni di continuità con gli organi circostanti (fistole) e/o complicarsi con la formazione di raccolte di materiale infiammatorio con produzione di pus (ascesso).

Schema riassuntivo morbo di chron
Immagine originale presa in prestito da www.doveecomemicuro.it

L’andamento di questa patologia è cronico e recidivante, caratterizzato dall’alternarsi di episodi acuti seguiti da periodi di remissione clinica.

Il morbo di Crohn è più frequente nei Paesi Occidentali ed è raro se non assente nei Paesi in via di sviluppo, anche se in questi ultimi si sta assistendo ad un progressivo aumento di incidenza. Si presenta prevalentemente in età giovanile (20 – 30 anni), più raramente nella terza età (65 anni), ma non sono rari casi pediatrici.

Il morbo di Crohn è definito cronica in quanto presenta un decorso caratterizzato da periodi di benessere (remissione) alternati ad altri in cui i sintomi sono presenti (riacutizzazioni) senza uno stato di guarigione totale. Sfortunatamente, sino ad oggi, non abbiamo nessuno strumento che possa predire con certezza una probabile ricaduta, cioè una riacutizzazione della malattia dopo trattamento medico o intervento chirurgico.

Morbo di Crohn: Sintomi

Se si è affetti da morbo di Crohn, i sintomi che possono presentarsi sono diarrea persistente, dolore addominale, perdita di peso, affaticamento e malnutrizione.

Come si contrae il morbo di Crohn?

La causa esatta della malattia di Crohn rimane sconosciuta, ma si ritiene che sia il risultato di una combinazione di fattori genetici, ambientali e del sistema immunitario. La diagnosi della malattia di Crohn può essere difficile a causa della sovrapposizione dei sintomi con altri disturbi gastrointestinali come la colite ulcerosa e la sindrome dell’intestino irritabile (IBS). 

Come si riscontra il morbo di Crohn?

Il morbo di Crohn si riscontra in maniera complessa perché causa sintomi simili ad altre patologie gastrointestinali.

Si consiglia di rivolgersi al medico, che esegue un’attenta anamnesi e l’esame fisico per riscontrare dolori e gonfiori a livello addominale. Le analisi del sangue e delle feci possono rilevare eventuali infezioni, ma solo dopo l’endoscopia il medico conferma la diagnosi se si soffre di morbo di Crohn.

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Qual è la cura per il morbo di Crohn?

La terapia del morbo di Crohn mira a ridurre l’infiammazione e ad alleviare i sintomi per migliorare la qualità di vita del paziente. Attualmente non esiste una cura per il morbo di Crohn; tuttavia, sono disponibili diverse opzioni di trattamento per gestire efficacemente la condizione. Queste opzioni possono includere farmaci come gli antinfiammatori, i soppressori del sistema immunitario, gli antibiotici e le terapie biologiche. In alcuni casi, può essere necessario un intervento chirurgico per rimuovere le sezioni danneggiate del tratto gastrointestinale o per trattare complicazioni come stenosi o fistole.

i rimedi contro i sintomi del morbo di crohn sono farmaci antinfiammatori

Morbo di Crohn: Dieta

Un piano alimentare appositamente studiato, pur non essendo in grado di debellare la malattia, può sicuramente aiutare a controllare i sintomi e allungare il tempo tra le riacutizzazioni. 

Poiché la malattia di Crohn colpisce ogni persona in modo diverso, non esiste un piano alimentare unico per tutti. Tuttavia, è possibile seguire alcune linee guida generali, personalizzando la dieta in base alle preferenze e alle tolleranze individuali.

Cosa si può mangiare con il morbo di Crohn?

É essenziale mantenere una dieta ben bilanciata che includa una varietà di alimenti ricchi di sostanze nutritive. I pazienti dovrebbero puntare a un mix di proteine magre, carboidrati complessi, grassi sani, frutta e verdura.

Grano integrale, tranne nei casi di stenosi, intolleranza o allergia al glutine.

Proteine magre che non peggiorano i sintomi: pesce, uova, carni magre, legumi.

Frutta e verdura, meglio cotte, senza semi e senza pelle; tra le più tollerate banane, melone, spinaci e zucca.

Grassi come pesce ricco di Omega 3, oli vegetali e avocado.

Latticini, meglio se senza lattosio, per integrare calcio e proteine.

Acqua per mantenere un buon livello di idratazione, soprattutto se si soffre di diarrea.

Cosa non si deve mangiare con il morbo di Crohn?

É importante identificare ed eliminare gli alimenti scatenanti, che peggiorano i sintomi e sono diversi per ogni individuo: si consiglia di tenere un diario alimentare e monitorare attentamente i sintomi per identificare efficacemente i potenziali fattori scatenanti.

Fibre insolubili contenute in cereali integrali, noci e semi, se causano sintomi.

Cibi grassi e fritti che aumentano i dolori e la diarrea.

Cibi piccanti che irritano l’intestino.

– Latticini che contengono lattosio nei casi di intolleranza o se provocano sintomi.

Bevande alcoliche e gasate che irritano l’intestino ed aumentano i sintomi.

– Alimenti con additivi, tra cui conservanti e coloranti.

Altre indicazioni utili

Una dieta per il morbo di Crohn dovrebbe concentrarsi sull’ottimizzazione dell’apporto di nutrienti per prevenire le carenze. Infatti a causa dei problemi di malassorbimento e dell’aumentato fabbisogno di nutrienti associato all’infiammazione, i soggetti affetti da morbo di Crohn sono a maggior rischio di carenze di minerali e vitamine, quali ferro, vitamina B12, vitamina D e calcio.

Il consumo di alimenti ricchi di sostanze nutritive può contribuire a soddisfare queste esigenze e si consigliano carni magre, pesce, pollame, uova, legumi, noci e semi e cereali arricchiti.

É fondamentale mantenersi adeguatamente idratati bevendo molta acqua durante la giornata

I sintomi di questa patologia, tra cui diarrea, vomito e febbre, possono portare a una significativa perdita di liquidi e a squilibri elettrolitici, rendendo indispensabile per i pazienti dare priorità alle proprie esigenze di idratazione. Inoltre la disidratazione può peggiorare i sintomi e portare a ulteriori complicazioni.
donna che beve e assume frutta e verdura ricca di acqua, è importante idratarsi molto se si soffre di morbo di crohnI soggetti affetti da morbo di Crohn possono avere bisogno di consumare volumi maggiori di liquidi, rendendo l’idratazione una preoccupazione costante: si consiglia di consumare acqua e bevande ricche di elettroliti nel corso della giornata e non affidarsi esclusivamente alla sete come indicatore del fabbisogno di idratazione.

Inoltre, si consiglia di incorporare nella dieta alimenti idratanti come frutta e verdura può fornire fonti supplementari di liquidi e micronutrienti essenziali.

L’esercizio fisico regolare può aiutare a gestire i sintomi del morbo di Crohn, migliorando la forma fisica generale, riducendo i livelli di stress e promuovendo un sistema immunitario sano.

Oltre a questi benefici fisici, l’esercizio fisico può anche contribuire a migliorare la salute mentale, riducendo l’ansia e la depressione spesso associate alle malattie croniche.

È fondamentale che le persone affette da morbo di Crohn ascoltino il proprio corpo e scelgano esercizi appropriati che non aggravino i sintomi. Le attività a basso impatto, come la camminata, il nuoto e lo yoga, sono spesso consigliate alle persone affette da morbo di Crohn, in quanto è meno probabile che causino uno stress all’apparato digerente. 

I pazienti affetti da morbo di Crohn possono trarre beneficio dal consumo di pasti più piccoli e frequenti, anziché di pochi pasti abbondanti, per ridurre il carico sull’apparato digerente ed alleviare i sintomi del morbo di Crohn.

spuntino a lavoro con verdure tagliate, si consiglia di consumare pasti piccoli e frequenti con morbo di crohn Mangiare pasti piccoli e frequenti può aiutare a mantenere stabili i livelli di energia durante la giornata. Non è raro che i soggetti affetti da morbo di Crohn provino stanchezza a causa del malassorbimento dei nutrienti. Nella pianificazione dei pasti è fondamentale concentrarsi su alimenti nutrienti e facilmente digeribili. 

 

In alcuni casi, i medici possono raccomandare integratori nutrizionali specifici e la nutrizione enterale per garantire che i pazienti ricevano tutti i nutrienti necessari.
La dieta enterale prevede l’assunzione di nutrienti liquidi attraverso un tubo di alimentazione o integratori alimentari per via orale. Una dieta enterale con il morbo di Crohn mira a fornire un’alimentazione adeguata, alleviare i sintomi ed è raccomandata durante le riacutizzazioni.

La nutrizione enterale è particolarmente utile per i soggetti che hanno difficoltà a consumare cibi solidi e a rischio di malnutrizione a causa dello scarso assorbimento dei nutrienti.

É essenziale che le persone affette da malattia di Crohn lavorino a stretto contatto con il proprio team sanitario e con un nutrizionista per sviluppare un piano di dieta enterale personalizzato, per soddisfare le esigenze e gli obiettivi nutrizionali.

È essenziale consultare un medico prima di apportare modifiche significative alla dieta per la malattia di Crohn.

Questi accorgimenti non devono essere considerati sostitutivi delle indicazioni del Medico. Per una dieta personalizzata si consiglia di consultare il Nutrizionista.

Quanto può vivere una persona con il morbo di Crohn?

Una persona che soffre di morbo di Crohn vive una vita molto lunga e tranquilla nella maggior parte dei casi, quando la diagnosi della malattia è precoce e la sua gestione è adeguata ed attenta.

Negli ultimi anni, la ricerca ha migliorato molto la qualità della vita per chi soffre di morbo di Crohn, con trattamenti per ridurre l’infiammazione, alleviare i sintomi e ridurre le complicazioni.

Chi soffre di morbo di Crohn, infatti, ha un rischio maggiore di infezioni a causa dei farmaci, complicanze a livello intestinale come stenosi, cancro tipicamente all’intestino.

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ruzza Mariaelena Ruzza
Mariaelena Ruzza
12/10/2021
post originale

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post originale

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FAQ: Domande frequenti al Nutrizionista

Il morbo di Crohn è grave sulla base di diversi fattori: dove si localizza l’infiammazione e la sua estensione, l’intensità e la frequenza con cui si presentano le riacutizzazioni, la presenza di eventuali complicanze e la risposta ai trattamenti.

Oltre a questi fattori, si considera anche l’impatto che il morbo di Crohn ha sulla qualità di vita della persona, a livello psicologico ed emotivo.

Il morbo di Crohn è provocato dalla combinazione di diversi fattori e non si conosce ancora la causa esatta: presenza di familiari stretti che soffrono di questa malattia, una reazione eccessiva del sistema immunitario ai batteri, alterazioni del microbioma intestinale.

Contribuiscono anche fattori ambientali come il fumo, la dieta, l’uso di alcuni farmaci, il fattore stress e stile di vita.

Il morbo di Crohn si esclude dopo un’attenta visita del medico di base, l’analisi delle feci e del sangue, la biopsia dell’esame endoscopico.

Solo i risultati di questi esami posso escludere o diagnosticare il morbo di Crohn, a causa dei sintomi molto simili ad altre condizioni gastrointestinali.

Le feci con il morbo di Crohn subiscono variazioni in base alla persona, alla gravità dell’infiammazione e la sua localizzazione.

Il sintomo più comune è la diarrea, il sangue nelle feci e muco a causa dell’infiammazione intestinale.

Quando il morbo di Crohn si localizza nell’intestino tenue, le feci si presentano grasse, brillanti, di cattivo odore ed il fenomeno è detto steatorrea.

Si sperimentano anche feci irregolari oppure frequenti ed urgenti, non formate ed acquose e che contengono i pezzi degli alimenti non correttamente digeriti.

Si distinguono il colon irritabile ed il morbo di Crohn perché il primo è un problema di funzionamento dell’intestino, mentre il morbo di Crohn è un’infiammazione intestinale cronica che coinvolge l’intero tratto intestinale.

Il colon irritabile si manifesta con sintomi intestinali, come dolori, gonfiore, diarrea o stitichezza. La diagnosi avviene dopo non aver riscontrato danni intestinali ed aver escluso altre patologie. Il trattamento dei sintomi comprende una variazione del regime alimentare, farmaci e riduzione dello stress.

Il morbo di Crohn causa sintomi fisici, come febbre, dolori articolari, perdita di peso, sanguinamento rettale. La biopsia degli esami endoscopici è necessaria per la diagnosi ed il trattamento della patologia comprende farmaci per l’infiammazione.

La differenza tra il morbo di Crohn e la colite ulcerosa è che il primo si localizza lungo il tratto intestinale, mentre la colite ulcerosa colpisce il colon ed il retto.

Il morbo di Crohn si presenta con infiammazioni a chiazze, che si estendono lungo la parete intestinale. Si presenta con dolori addominali, calo del peso, affaticamento e diarrea. Il trattamento include farmaci anti-infiammatori ed al momento non esiste una cura.

La colite ulcerosa è un’infiammazione che inizia dal retto verso il colon, intaccando la sola mucosa. I sintomi comuni sono crampi addominali, diarrea, pus nelle feci ed urgenza a defecare. Il trattamento comprende farmaci anti-infiammatori e la rimozione del colon e del retto nei casi gravi.

L’unico aspetto comune al morbo di Crohn e alla colite ulcerosa è l’aumento del rischio di sviluppare cancro al colon, a causa dello stato di infiammazione che persiste nel tempo.

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