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Gelati a prova di dieta: una questione di scelte!

Gelato: uno sgarro alla dieta?

È arrivata la primavera, e con i primi caldi esplode la voglia di tipologie di dolci più freschi e gustosi, come un bel gelato da mangiare passeggiando, per rinfrescarsi e godere di questi climi quasi estivi.

Per chi è a dieta, il gelato potrebbe sembrare uno sgarro… e in effetti alcune tipologie lo sono, perché molto caloriche, ricche di zuccheri aggiunti, creme e cioccolata: basti pensare ai confezionati più famosi come cornetti o ricoperti (tra i più calorici), per non parlare dei vari gelati biscotto!

Non tutto è perduto: cosa scegliere

Ma non tutto è perduto per gli amanti dei gelati! La migliore alternativa sono i gelati a base di frutta (che deve essere almeno il 50%), simili ai ghiaccioli ma molto più appaganti e sazianti, ricchi di vitamine e sali

minerali. Se non potete farli in casa, date un’occhiata al supermercato: ormai si trovano anche lì (ma occhio all’etichetta)!

Anche i ghiaccioli possono essere una buona scelta, ma devono essere consumati saltuariamente, perché sono costituiti da sciroppi molto calorici e ricchi di zuccheri.

Se si vuole rimane sul classico, invece, sono da preferire i gelati cosiddetti “artigianali”, scegliendo i gusti alla frutta al posto delle creme (cioccolato, crema, nutella, bacio…), golosissime, ma che contengono molte aggiunte caloriche.

Questione di scelte

Dunque, alla fine il gelato non è da demonizzare, solo da saper scegliere!

Fate quindi attenzione alla qualità del prodotto e privilegiare i gusti alla frutta, che siano ghiaccioli o gelati più tradizionali, rispetto alle creme, ma senza farne un’ossessione.

Quella volta che si mangia un gusto un po’ più calorico (cremino, nutella o altro) o ci si concede una coppa gelato in compagnia, si può stare tranquilli: si tratta infatti di uno sgarro facilmente recuperabile!

Come? Con una bella passeggiata dopo averlo mangiato, magari scegliendo di consumarlo nella prima parte della giornata (a metà mattina o a metà pomeriggio, cercando di evitare la sera dopo cena).

Il giorno successivo cercheremo solo di stare un po’ più attenti, soprattutto limitando un po’ il consumo di pane e pasta.

Dott.ssa
Anna Volpin

Biologa Nutrizionista

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