Come mangiare meglio e sano aiuta a ridurre lo stress

Come mangiare meglio e sano aiuta a ridurre lo stress

Lo stress è una condanna dei tempi moderni, sono sempre di più le persone che lo accusano e ne soffrono, i motivi sono svariati vanno dalla velocità del mondo che ci circonda, al lavoro, al costante numero di impegni e così via. 

Sopperire allo stress è complesso, ma ci sono tante soluzioni come l’esercizio fisico, la meditazione e soprattutto la scelta dei giusti prodotti per un’alimentazione sana. 

Il modo in cui mangiamo incide direttamente sul nostro equilibrio psicologico: influenza l’energia, l’umore, la concentrazione e la capacità di reagire alle difficoltà. Non è una questione di mode alimentari, ma di ascolto e di buon senso.

Mangiare bene non vuol dire soltanto “mangiare leggero”, ma imparare a nutrirsi in modo da sostenere il corpo e la mente nei momenti di tensione. 

Quando l’alimentazione è disordinata, ricca di zuccheri, cibi processati o troppa caffeina, il sistema nervoso resta in allerta costante e aumenta lo stress. 

Tabella dei Contenuti

Il legame tra il benessere intestinale e cervello

Esiste un dialogo continuo tra intestino e cervello, infatti è proprio l’intestino che produce oltre il 90% della serotonina, il neurotrasmettitore che regola l’umore, e la sua attività dipende molto da ciò che mangiamo. 

Quando la flora intestinale è in equilibrio, il corpo gestisce meglio lo stress, se invece è alterata da alimenti troppo raffinati, alcol o ritmi irregolari, anche l’umore ne risente.

Tra i prodotti alimentari migliori ci sono: verdure fresche, cereali integrali, legumi, yogurt, kefir e alimenti fermentati aiutano a mantenere un microbiota sano, che a sua volta influisce positivamente sulla mente. 

È un meccanismo sottile ma potente, che spiega perché dopo un pasto leggero e nutriente ci si senta più lucidi, mentre dopo cibi pesanti o ricchi di grassi saturi arrivi la sonnolenza o la sensazione di irritabilità.

I nutrienti che aiutano a ritrovare la calma

Alcuni alimenti riescono ad agire in modo diretto sulla gestione dello stress come le vitamine del gruppo B, contenute in uova, pesce e verdure a foglia verde, favoriscono la produzione di neurotrasmettitori che regolano la serenità mentale. 

Il magnesio, invece, presente in frutta secca e legumi, contribuisce a distendere i muscoli e a diminuire la tensione. Gli omega-3, abbondanti nel pesce azzurro e nelle noci, migliorano la comunicazione tra le cellule nervose, aiutando a mantenere la mente più stabile.

Ci sono poi i cosiddetti “cibi sereni”: cioccolato fondente, banane, avena, miele. Contengono triptofano, un aminoacido che stimola la serotonina, inserirli nella dieta, senza esagerare, può supportare il buonumore.

Il tempo dei pasti

Mangiare di corsa, davanti al computer o con il telefono in mano, è un’abitudine che svuota di senso il momento del pasto. 

Il cervello, distratto, non registra la sazietà e continua a inviare segnali di fame. Al contrario, mangiare lentamente, respirando, assaporando lentamente, permette al corpo di rilasciare endorfine e di ritrovare calma.

Prendersi tempo non è un lusso, a volte, bastano venti minuti senza interruzioni per trasformare un pasto qualunque in un gesto di presenza. Il cibo diventa così un alleato contro lo stress, non un modo per compensarlo.

Zuccheri e caffeina: i falsi amici

Quando la stanchezza si accumula, la mente cerca sollievo immediato è in quei momenti che si tende ad afferrare un dolce o a bere un altro caffè. 

Ma se la sensazione di energia arriva subito, dura poco, dopo il picco glicemico o di caffeina, il corpo reagisce con un calo repentino, lasciando nervosismo e spossatezza.

Ridurre gradualmente zuccheri e bevande stimolanti aiuta a stabilizzare il livello di energia e a migliorare la concentrazione. 

Un tè verde, un infuso di zenzero o una tisana al tiglio sono alternative che rilassano senza togliere lucidità, se vuoi anche un quadratino di cioccolato fondente, consumato lentamente, soddisfa il palato e regala una piccola dose di serotonina senza eccessi.