
Una parte delle proteine contenute nel nostro corpo (endogene o introdotte con l’alimentazione) rappresenta il substrato per la formazione delle purine.
Le purine (o nucleo proteine) che non vengono utilizzate subiscono un processo metabolico che porta alla formazione dell’acido urico. L’acido urico è normalmente presente nel sangue in concentrazioni che sono lievemente superiori nell’uomo rispetto alla donna e che tendono a aumentare con l’età.
Con il termine iperuricemia si intende una condizione asintomatica caratterizzata da un aumento dei livelli di acido urico nel sangue. Quando si verifica la precipitazione nei liquidi organici o nei tessuti, con formazione di depositi di urato monosodico nelle articolazioni, si parla di gotta.
Consigli nutrizionali
Indicazioni per l’iperuricemia:
- idratarsi a sufficienza (bere almeno 2 litri di acqua al giorno);
- limitare cibi ad elevato contenuto di purine;
- evitare digiuni prolungati e pasti abbondanti;
- l’amido aiuta l’escrezione di acido urico, quindi inserire pasta e cereali nella propria alimentazione;
- le ciliegie hanno una particolare efficacia nel ridurre i livelli di uricemia come anche gli agrumi ricchi in vitamina C;
- valutare integrazioni di omega-3 per contrastare l’infiammazione.
Alimenti da limitare o evitare
Limitare
• Pesce a medio contenuto di purine: spigola, carpa, cernia, luccio merluzzo, nasello, palombo, sogliola, rombo, trota.
• Alcuni tipi di verdure quali asparagi, spinaci, cavolfiori.
• Funghi.
• Carni, pollame e affettati.
• Legumi.
Evitare
• Alcool. La sua ingestione oltre a favorire l’aumento di peso, favorisce la produzione di acido urico da parte dell’organismo e ne riduce inoltre l’eliminazione da parte dei reni.
• Pesce ad alto contenuto di purine come acciughe, alici, sardine, sgombri.
• Molluschi e frutti di mare.
• Frattaglie, selvaggina, insaccati.
• Strutto, lardo.
• Prodotti industriali; alimenti conservati; dadi da cucina.
• Bevande zuccherine contenenti fruttosio.
Questi accorgimenti non devono essere considerati sostitutivi delle indicazioni del Medico. Per una dieta personalizzata si consiglia di consultare il Nutrizionista.