
L’ipertensione è una patologia caratterizzata da un aumento considerevole della pressione sanguigna con valori oltre la norma.
Un individuo viene definito iperteso quando la sua pressione arteriosa sistolica (o massima) è superiore a 140 mmHg e quella diastolica (o minima) è superiore a 95 mmHg; questi valori, tuttavia, variano in continuazione, per cui prima di confermare una diagnosi di ipertensione la pressione deve essere misurata più volte, in momenti diversi e in situazioni diverse.
Fattori scatenanti: un’alimentazione squilibrata
Uno dei fattori implicati nell’aumento della pressione oltre i valori normali è un’alimentazione squilibrata.
Per prevenire o eventualmente cercare di ridurre i livelli di pressione, una corretta alimentazione può essere accompagnata da altre quattro soluzioni, non farmacologiche, raccomandate dalle società scientifiche:

1. il calo ponderale, cioè la diminuzione di peso corporeo;
2. l’introduzione di una regolare attività fisica, un po’ di movimento giornaliero o settimanale, che deve diventare un’abitudine;
3. la restrizione di sodio, componente del sale da cucina: una quantità giornaliera auspicabile, per questi soggetti, dovrebbe aggirarsi intorno ai 2 g (rispetto ad una dieta “normale” che contiene mediamente 6 g di sodio). Bisogna fare soprattutto attenzione alle quantità di sodio non evidenti, cioè quelle utilizzate nei prodotti industriali per la preparazione dei cibi, che purtroppo “diseducano” il nostro palato rendendolo insensibile all’aumento di sodio. Il sodio si può trovare negli alimenti sotto altre denominazioni, come per esempio il benzoato di sodio, utilizzato come conservante nelle salse, nei condimenti e nelle margarine e il citrato di sodio, utilizzato come esaltatore di sapore dei dolci, gelatine ed alcune bevande. Oltre al basso tenore di sodio, anche un concomitante aumento di potassio si è rivelato utile nel diminuire i valori pressori;
4. la restrizione di alcool, soprattutto superalcolici.
5. diminuzione/riduzione di bevande come caffè, tè, chinotto, coca cola, cioccolata, ecc., che contengono quantità più o meno elevate di caffeina (o altre molecole come la teina).
Ad aumentare la pressione contribuisce anche un eccessivo consumo di liquirizia.
6. Aumentare il potassio e calcio con alimenti come soia, legumi, pepe, frutta secca, acciughe, prezzemolo, aglio, spinaci, carciofi, bresaola, pollo, agnello, rucola… latte e latticini magri ad esempio ricotta, philadelphia e fiocchi di latte.
Come cucinare?
Cucinare senza grassi aggiunti. Preferire metodi di cottura semplici come: vapore, microonde, griglia o piastra, pentola a pressione, piuttosto che la frittura, la cottura in padella con aggiunta di olio o burro o i bolliti di carne.
Stile di vita
- Mangiare con moderazione distribuendo la quota calorica giornaliera in 5 pasti (colazione, pranzo, cena e 2 spuntini).
- Rendere lo stile di vita più attivo.
- Non fumare: il fumo aumenta il rischio di ipertensione arteriosa e anche il rischio di infarto cardiaco, ictus cerebrale e altre malattie delle arterie.
- Per migliorare l’utilizzo del calcio ed aiutare a ridurre i valori di pressione occorre sintetizzare nella pelle una sufficiente quantità di vitamina D: esporre quotidianamente viso, collo e braccia alla luce solare, non filtrata da vetri e filtri solari, almeno 10-15 minuti al giorno in estate e 20-30 minuti in inverno.
Questi accorgimenti non devono essere considerati sostitutivi delle indicazioni del Medico. Per una dieta personalizzata si consiglia di consultare il Nutrizionista.