Il colesterolo è un composto organico appartenente alla famiglia dei lipidi steroidi, che svolge diverse funzioni biologiche.
Si ritrova nel sangue sotto forma di “colesterolo buono” (HDL) e “colesterolo cattivo” (LDL).
La produzione endogena di colesterolo è mediamente in grado di ottemperare alle necessità fisiologiche dell’organismo umano. Sebbene esista una certa variabilità individuale sulla base di diversi fattori (sesso, età, genetica, stile alimentare, attività fisica), nell’adulto la colesterolemia si attesta mediamente tra 140-200 mg/dl di sangue.
Rischi per la salute
L’eccesso di colesterolo nel sangue (ipercolesterolemia), in particolare di colesterolo LDL, rappresenta uno dei principali fattori di rischio per le malattie cardiovascolari.
Alti livelli di lipidi nel sangue, soprattutto colesterolo, possono predisporre all’aterosclerosi, una malattia caratterizzata dal deposito di grassi (principalmente colesterolo), minerali, tessuto connettivo fibroso e cellule (principalmente macrofagi) all’interno delle arterie di grosso calibro.
Si vengono così a formare degli importanti ostacoli al libero scorrere del sangue, con conseguente sofferenza dei tessuti a valle per ridotto apporto di ossigeno e sostanze nutritive. La parete stessa dell’arteria può diventare più rigida e meno elastica, e può subire lesioni fino alla rottura. Quando le placche si rompono i frammenti che si staccano possono migrare nel sangue fino ad occludere completamente un vaso di dimensioni inferiori e portare all’embolia. Infine le LDL possono essere ossidate con altre disastrose conseguenze.
Consigli alimentari
Un corretto stile alimentare e di vita può essere di grande aiuto nel controllare i valori di colesterolo LDL. Si consiglia di:
- limitare il consumo di cibi con un alto contenuto di grassi saturi e colesterolo (es. burro, strutto, panna, insaccati e carni grasse, latte intero, formaggi ad elevato tenore di grassi, salse elaborate, ecc.);
- ridurre o abolire il consumo di alcolici e superalcolici;
- scegliere cibi ad elevato contenuto di amido e fibre e basso tenore in zuccheri semplici;
- inserire nell’alimentazione cibi naturali ad effetto ipocolesterolemizzante quali soia, lupini, avena;
- preferire come metodi di cottura la bollitura, il vapore, il microonde o la grigliatura piuttosto che la frittura o la cottura in padella;
- consumare con moderazione: molluschi e crostacei non più di 1 volta alla settimana; pasta all’uovo o prodotti da forno confezionati con uova; vino in minime quantità;
- evitare la sedentarietà;
- fare movimento. Praticare regolarmente attività fisica soprattutto aerobica (camminare, pedalare, nuotare) almeno 50 minuti al giorno e fare esercizi di rinforzo muscolare almeno 3 volte a settimana
- non fumare: il fumo fa abbassare il livello di colesterolo “buono” (HDL)
- regolarizzare il peso corporeo.
Anche in associazione alla terapia farmacologica un’alimentazione adeguata è di grande aiuto in quanto aumenta l’efficacia dei farmaci ipocolesterolemizzanti permettendo di ridurne la posologia e gli eventuali effetti indesiderati. Ma l’alimentazione da sola non basta! Essa deve essere supportata da uno stile di vita sano ed equilibrato.
Questi accorgimenti non devono essere considerati sostitutivi delle indicazioni del Medico. Per una dieta personalizzata si consiglia di consultare il Nutrizionista.