Quanti Caffè al Giorno? Benefici, Effetti e Controindicazioni

Quanti Caffè al Giorno? Benefici, Effetti e Controindicazioni

Il caffè è una delle bevande più amate e consumate al mondo, un vero e proprio rituale quotidiano per milioni di persone. La sua storia ha inizio durante il periodo del Medioevo. Si ricava dalla pianta appartenente al genere Coffea che nasce e si sviluppa nelle zone dall’Africa Subsahariana, Asia tropicale e Australia settentrionale. Da questa vengono raccolte le drupe, ovvero i frutti al cui interno sono presenti i semi, che conosciamo come “chicchi di caffè”. È proprio dalla lavorazione di questi chicchi che otteniamo la famosa bevanda conosciuta in tutto il mondo. Dal classico espresso italiano al caffè lungo americano, il caffè accompagna le nostre giornate con il suo inconfondibile aroma e il suo effetto stimolante. 

Ma bere caffè ogni giorno è davvero sicuro? Va sempre ricordato quanto lasciato in eredità dal medico e alchimista Paracelso:

“Omnia venenum sunt: nec sine veneno quicquam existit. Dosis sola facit, ut venenum non sit”

“Tutto è veleno: nulla esiste di non velenoso. Solo la dose fa in modo che il veleno non faccia effetto”

Pertanto, anche il caffè, se consumato con moderazione e nel rispetto delle esigenze individuali, può essere un alleato della salute. Diversi studi evidenziano numerosi benefici legati alla sua assunzione, tra cui il miglioramento della concentrazione, un’azione antiossidante e persino una possibile riduzione del rischio di alcune malattie croniche. Tuttavia, non mancano le controindicazioni: il consumo eccessivo può avere effetti negativi sul sistema cardiovascolare, sul sonno e su condizioni specifiche come l’ipertensione o il reflusso gastroesofageo.

Molto spesso i miei pazienti mi chiedono: “Dottoressa, quanti caffè posso bere al giorno senza rischiare effetti negativi?” oppure “È vero che il caffè fa male al cuore o aumenta il colesterolo?”. Domande più che lecite perché, nonostante le sue antiche radici e la sua lunga storia di utilizzo, il caffè rimane al centro di molte discussioni tra chi lo considera un elisir di benessere e chi, invece, lo teme per i suoi possibili effetti collaterali.

In questo articolo analizzeremo nel dettaglio gli effetti del caffè sulla salute, rispondendo alle domande più comuni e distinguendo tra benefici e potenziali rischi. Esploreremo quanto caffè possiamo bere in sicurezza, il suo impatto sul metabolismo, il suo ruolo nella regolazione dell’energia e della concentrazione, ma anche i possibili effetti indesiderati legati a un consumo eccessivo.

L’obiettivo di questo articolo è guidarti, grazie alle evidenze scientifiche, per comprendere se e come integrare il caffè nella tua routine quotidiana, senza compromettere la tua salute. 

Tabella dei Contenuti

1. Quanti Caffè si Possono Bere al Giorno?

1.1 Linee guida generali per un consumo sicuro

Il consumo di caffè è sicuro per la maggior parte delle persone, ma la quantità consigliata dipende da vari fattori, tra cui età, sensibilità alla caffeina, stato di salute e stile di vita. Secondo l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA), una dose di caffeina fino a 400 mg al giorno è considerata sicura per un adulto sano, il che equivale a circa 3-5 tazzine di espresso o 4-5 tazze di caffè filtrato

Per le donne in gravidanza e in allattamento, il limite scende a 200 mg al giorno, ovvero circa 2 tazzine di espresso.

Nel caso di bambini e adolescenti possono essere applicate le dosi SINGOLE di caffeina considerate non preoccupanti per gli adulti, ovvero 3 mg/kg al giorno.

Oltre alla quantità, è importante considerare anche la tolleranza individuale: alcune persone vengono definite “metabolizzatori rapidi” e per questo, a parità di dose, ne avvertono meno gli effetti collaterali, mentre altre possono soffrire di insonnia, tachicardia o irritabilità anche con una sola tazzina.

Per migliorare il sonno e rilassarsi esiste una routine anche nell’alimentazione che può aiutare, leggi l’articolo sui Cibi che Conciliano il Sonno: Cosa mangiare per Dormire Meglio

1.2 Tre caffè al giorno sono troppi? Cosa dice la scienza

La domanda più frequente che mi viene posta è relativa al numero dei caffè, ovvero “3 caffè al giorno sono troppi?”. La risposta, come spesso accade in nutrizione, è: dipende! Per la maggior parte degli adulti sani, 3 caffè al giorno rientrano ampiamente nei limiti di sicurezza e possono persino offrire benefici per la salute, come una maggiore vigilanza, miglioramento dell’umore e protezione antiossidante.

Uno studio pubblicato sul New England Journal of Medicine ha evidenziato che un consumo moderato di caffè è associato a un rischio ridotto di malattie cardiovascolari, diabete di tipo 2 e alcune patologie neurodegenerative. Diversamente, quando lo stato di salute risulta compromesso, per esempio a causa di ansia, ipertensione o problemi gastrici, tale consumo potrebbe innescare o aumentare fastidi già presenti. Per questo è opportuno valutare delle alternative o ridurne il consumo.

1.3 Quanti caffè al giorno fanno male: il limite da non superare

Superare i 400 mg di caffeina al giorno può portare a effetti collaterali spiacevoli, tra cui:

  • Insonnia e disturbi del sonno
  • Aumento della frequenza cardiaca (tachicardia)
  • Ansia e agitazione
  • Disturbi gastrici e reflusso
  • Dipendenza dalla caffeina e sintomi di astinenza (mal di testa, irritabilità, affaticamento)

Chi supera regolarmente questa soglia può incorrere in un aumentato rischio di osteoporosi, in quanto un eccesso di caffeina può favorire la mobilitazione dei depositi di calcio intracellulari determinandone una maggior perdita attraverso le urine. Inoltre, un consumo molto elevato, oltre 800 mg di caffeina al giorno (circa 8-10 caffè), può portare a intossicazione da caffeina, con sintomi più gravi come aritmie cardiache, confusione mentale e, nei casi più estremi, convulsioni.

1.4 Dose giornaliera di caffeina: quanta ne possiamo assumere senza rischi

È bene sottolineare che la caffeina non è una molecola esclusivamente presente nel caffè, ma la si può trovare anche in altre bevande. Di seguito un piccolo elenco della quantità di caffeina presente nelle bevande di più largo consumo:

  • Espresso (30 ml): 60-80 mg
  • Caffè americano (240 ml): 80-120 mg
  • Caffè moka (50 ml): 90-100 mg
  • Caffè solubile (240 ml): 60-70 mg
  • Tè nero (240 ml): 40-50 mg
  • Tè verde (240 ml): 25-40 mg
  • Bevande energetiche (250 ml): 80 mg
  • Coca Cola (330 ml): 30-40 mg
Quanti Caffè al Giorno? Benefici, Effetti e Controindicazioni

Per un consumo sicuro e personalizzato, è sempre utile ascoltare il proprio corpo e valutare come si reagisce alla caffeina. Se dopo il caffè avverti tachicardia, insonnia o nervosismo, potresti essere più sensibile alla caffeina ed è quindi opportuno ridurne l’assunzione.

In generale, 3-5 caffè al giorno sono una quantità sicura per la maggior parte delle persone e possono persino offrire benefici per la salute. Tuttavia, è essenziale rispettare i propri limiti e considerare eventuali condizioni personali che potrebbero richiedere una riduzione del consumo. Se hai dubbi o noti effetti collaterali, potrebbe essere utile consultare un professionista della nutrizione per individuare la quantità più adatta a te.

2. Benefici e Proprietà del Caffè

2.1 Effetti positivi sulla salute e sul metabolismo

Il caffè non è solo una bevanda che aiuta a svegliarsi al mattino, ma possiede anche proprietà benefiche supportate da numerosi studi scientifici. Uno dei principali vantaggi legati al contenuto in caffeina, è il suo effetto stimolante sul metabolismo, che può aumentare il dispendio energetico e la mobilizzazione dei grassi.

Alcune ricerche hanno dimostrato che la caffeina può aumentare il tasso metabolico dal 3% all’11%, favorendo la combustione dei grassi, soprattutto nelle persone che non ne consumano abitualmente. Questo rende il caffè una bevanda potenzialmente utile per chi cerca di mantenere un peso sano, chiaramente, è fondamentale che sia associata a una dieta equilibrata e a uno stile di vita attivo.

2.2 Perché il caffè può essere considerato un alleato della salute

Il caffè è ricco di antiossidanti, sostanze che contrastano l’azione dei radicali liberi e contribuiscono alla prevenzione di diverse patologie. Tra gli antiossidanti presenti nel caffè troviamo:

  • Acido clorogenico: è una molecola molto diffusa nel mondo vegetale. Oltre che nel caffè, si ritrova in diversi alimenti tipici della dieta mediterranea come pomodori, melanzane, patate, mele, pere, prugne. Sembrerebbe in grado di modulare il rilascio di glucosio nel sangue dopo un pasto, riducendone l’assorbimento a livello intestinale. Ha effetti antinfiammatori e capacità antiossidanti.
  • Cafestolo e kahweol: composti bioattivi con potenziali effetti protettivi sul fegato che si trovano nell’olio del caffè.
  • Flavonoidi: come ad esempio l’acido caffeico, una sostanza di natura fenolica appartenente alla famiglia dei flavonoidi che presenta, oltre alle attività antiossidanti, proprietà immunomodulatorie (cioè capace di interferire positivamente sul nostro sistema immunitario) e antinfiammatorie utili per il benessere cardiovascolare.

Un aspetto sorprendente è che il caffè rappresenta una delle principali fonti di antiossidanti nella dieta occidentale, superando spesso frutta e verdura in termini di assunzione giornaliera.



2.3 Analisi dei principali vantaggi per il corpo

Miglioramento della funzione cerebrale

La caffeina stimola il sistema nervoso centrale, migliorando attenzione, memoria e prontezza mentale. Il suo effetto è pressoché immediato.

  • A breve termine: aumenta la vigilanza, riduce la stanchezza e migliora umore e prestazioni cognitive. Attenzione però: un eccesso può causare agitazione e insonnia.
  • A lungo termine: è associata a una riduzione del rischio di malattie neurodegenerative, ma può creare dipendenza o influire negativamente sulla qualità del sonno.

Riduzione del rischio di malattie neurodegenerative

Il caffè favorisce concentrazione e vigilanza. Studi dimostrano un minor rischio di Alzheimer e Parkinson grazie agli effetti neuroprotettivi della caffeina e degli antiossidanti presenti.

Protezione cardiovascolare

Un consumo moderato di caffè è correlato a un minor rischio di ictus e patologie cardiache. Migliora la funzione endoteliale e contribuisce al buon funzionamento dei vasi sanguigni. In caso di ipertensione, è bene limitarne l'assunzione.

Effetto positivo sul fegato

Il caffè può avere effetti positivi sul fegato, aiutando a prevenire cirrosi, steatosi epatica e carcinoma epatocellulare. Supporta anche una corretta attività enzimatica epatica.

Effetto sulla digestione

Stimola la produzione di succhi gastrici e facilita la digestione. Tuttavia, chi soffre di gastrite o reflusso dovrebbe evitarlo a stomaco vuoto per non peggiorare i sintomi.

2.4 Caffeina: energia, concentrazione e metabolismo

La caffeina è un vero e proprio stimolante naturale. Agisce bloccando l’adenosina, un neurotrasmettitore responsabile della sensazione di stanchezza, favorendo così uno stato di maggiore vigilanza. Questo meccanismo spiega perché il caffè è così efficace nel migliorare le prestazioni cognitive e sportive.

Numerosi atleti utilizzano la caffeina per aumentare la resistenza fisica e ridurre la percezione della fatica durante l’attività sportiva. Il suo effetto termogenico, inoltre, contribuisce a migliorare l’utilizzo dei grassi come fonte di energia.

2.5 Il caffè amaro fa bene al fegato: miti e realtà

Un altro mito da sfatare riguarda l’idea che il caffè “amaro” sia più salutare di quello zuccherato. In realtà, il beneficio per il fegato è legato al caffè in sé, indipendentemente dall’aggiunta di zucchero.

Uno studio pubblicato su Hepatology ha dimostrato che il consumo regolare di caffè può ridurre il rischio di malattie epatiche croniche, steatosi epatica e cirrosi. Questo effetto è attribuito alla presenza di polifenoli e composti bioattivi con proprietà epatoprotettive.

Tuttavia, l’aggiunta di zucchero potrebbe neutralizzare alcuni benefici metabolici del caffè, contribuendo all’aumento dell’apporto calorico giornaliero senza considerare che ne altera il reale gusto determinando picchi glicemici importanti. Per questo motivo, è consigliabile berlo senza zucchero o con alternative naturali a basso indice glicemico.

Inoltre, non solo per il caffè ma nella vita quotidiana è meglio limitare il consumo degli zuccheri. Vuoi saperne di più? Leggi l’articolo: Meno Zuccheri per la Nostra Dieta.

3. Effetti del Caffè sul Corpo

3.1 Tempi di assorbimento ed eliminazione della caffeina

Dopo l’assunzione di una tazzina di caffè, la caffeina viene rapidamente assorbita nel tratto gastrointestinale ed entra nel flusso sanguigno in circa 15-45 minuti. Gli effetti stimolanti raggiungono il picco dopo 30-60 minuti e possono durare diverse ore.

Il tempo di eliminazione della caffeina varia da persona a persona, ma in media il nostro organismo impiega tra 3 e 7 ore per smaltirne la metà (emivita della caffeina). Tuttavia, in alcune condizioni, come la gravidanza o l’uso di determinati farmaci, il metabolismo della caffeina può rallentare, prolungandone gli effetti.

3.2 Segnali di un consumo eccessivo: sintomi da troppi caffè

Un consumo eccessivo di caffè può portare a una serie di sintomi spiacevoli, tra cui:

Linee guida generali per un consumo sicuro di Caffè

>> Insonnia: bere caffè nel tardo pomeriggio o alla sera può interferire con il sonno. L’effetto stimolante è sempre a carico della caffeina, che è in grado di interferire con l’adenosina, ossia la principale molecola coinvolta nell’induzione del sonno. L’uso della caffeina per rimanere svegli e vigili è un’abitudine di lunga data. Il caffè è la bevanda più popolare dopo l’acqua e viene consumato in tutto il mondo in quantità giornaliere di circa 1,6 miliardi di tazze, una cifra piuttosto impressionante.

>> Aumento della frequenza cardiaca (tachicardia): la caffeina agisce come vasodilatatore dei vasi sanguigni periferici, aumentando la forza contrattile miocardica. Questo viene percepito attraverso le palpitazioni.

>> Nervosismo e ansia: alte dosi di caffeina possono esacerbare stati di ansia e agitazione, proprio perché oltre ad interferire con l’adenosina, come appena descritto, determina un aumento di altri ormoni quali l’adrenalina e il cortisolo, anche conosciuto come “ l’ormone dello stress”, generando irritabilità, senso di fame, ansia.
>> Disturbi gastrointestinali: il caffè può aumentare la secrezione di acido gastrico, causando bruciore di stomaco o reflusso.

>> Mal di testa e affaticamento da astinenza: chi beve molto caffè e poi riduce improvvisamente il consumo può sperimentare sintomi da astinenza, come mal di testa, irritabilità e sonnolenza.

3.4 Quando il consumo diventa eccessivo e i suoi rischi

Ma quando si può parlare di consumo eccessivo di caffè? Come riportato all’inzio, superare i 400 mg di caffeina al giorno (circa 5 espressi) potrebbe aumentare il rischio di effetti negativi. In particolare:

Effetti sul cuore: sebbene un consumo moderato possa avere effetti protettivi, un eccesso di caffeina potrebbe aumentare temporaneamente la pressione arteriosa e favorire aritmie in soggetti predisposti.

Effetti sul sistema nervoso: alte dosi di caffeina possono provocare tremori, ansia e insonnia cronica.

Effetti sulle ossa: alcuni studi suggeriscono che un consumo eccessivo di caffeina potrebbe ridurre l’assorbimento del calcio, aumentando il rischio di osteoporosi.

Effetti metabolici: il caffè influisce sulla glicemia e sulla sensibilità all’insulina. Per alcune persone, un eccesso di caffeina potrebbe alterare la regolazione degli zuccheri nel sangue.

4. Il Caffè Fa Male? Controindicazioni e Rischi

4.1 Pro e contro di una delle bevande più amate

Il caffè è spesso al centro di dibattiti sul suo impatto sulla salute. Da un lato, è una fonte naturale di antiossidanti e può offrire benefici metabolici e cognitivi; dall’altro, un consumo eccessivo può causare effetti indesiderati, soprattutto in soggetti predisposti.

Quindi, riassumendo quanto abbiamo compreso:

Caffeina tutto quello che c'è da sapere
I principali vantaggi del Caffè I potenziali svantaggi del Caffè
Migliora la concentrazione e l’energia Può causare ansia e insonnia: la caffeina può interferire con il sonno, soprattutto se consumata nel pomeriggio o la sera.
Contiene antiossidanti con effetti protettivi Aumenta la produzione di acido gastrico: il caffè stimola la produzione di acido gastrico, aggravando i sintomi.
Può ridurre il rischio di malattie neurodegenerative Può influenzare negativamente la pressione arteriosa: nei soggetti sensibili, può aumentare temporaneamente la pressione sanguigna.
Ha un effetto positivo sul metabolismo Può creare dipendenza e sintomi da astinenza.

Il segreto sta nel trovare un equilibrio e nel capire come il caffè interagisce con il proprio organismo.

4.2 Quando evitare il consumo e quali sono i rischi

Esistono alcune situazioni in cui il caffè andrebbe consumato con moderazione o evitato del tutto:

  • Ansia e attacchi di panico: l’effetto stimolante del caffè può esacerbare stati di agitazione e nervosismo.
  • Gravidanza e allattamento: si consiglia di non superare i 200 mg di caffeina al giorno per evitare rischi per il feto o il neonato.
  • Osteoporosi: il caffè può ridurre l’assorbimento del calcio, aumentando il rischio di fragilità ossea in soggetti predisposti.

Se soffri di una di queste condizioni, è consigliabile ridurre il consumo o valutare alternative come il caffè decaffeinato.

4.3 Il caffè fa male alla prostata? Analisi delle ricerche scientifiche

eccessivo di caffeina potrebbe aumentare l’infiammazione prostatica e peggiorare i sintomi dell’ipertrofia prostatica benigna (IPB), una condizione comune negli uomini sopra i 50 anni. Tuttavia, non ci sono evidenze conclusive che dimostrino che il caffè sia un fattore di rischio diretto per il cancro alla prostata.

Se hai problemi prostatici, potrebbe essere utile ridurre il consumo di caffè o scegliere alternative con meno caffeina.

4.4 Caffè e colesterolo: può aumentare i livelli nel sangue?

Il caffè contiene due composti chiamati cafestolo e kahweol, presenti soprattutto nel caffè non filtrato (come quello preparato con la moka o la French press). Queste sostanze possono aumentare i livelli di colesterolo LDL (“colesterolo cattivo”).

Per chi ha problemi di colesterolo alto, è consigliabile optare per il caffè filtrato, che rimuove gran parte di queste sostanze.

4.5 Il caffè blocca la crescita? Miti e verità

Uno dei miti più diffusi è che il caffè possa influenzare la crescita nei bambini e negli adolescenti. In realtà, non esistono prove scientifiche che dimostrino che la caffeina rallenti la crescita. Tuttavia, un consumo eccessivo nei più giovani potrebbe interferire con il sonno e l’assorbimento di alcuni nutrienti essenziali, come calcio e ferro.

Il caffè può avere alcuni effetti negativi, ma la chiave sta nella moderazione e nell’ascolto del proprio corpo. Se consumato in modo consapevole, i benefici possono superare i rischi.

5. Caffè e Condizioni di Salute

5.1 Caffè e pressione alta: chi soffre di ipertensione può berlo?

Una delle domande più frequenti che ricevo in studio è: “Dottoressa, se ho la pressione alta posso bere il caffè?” La risposta non è un semplice sì o no, ma anche in questo caso dipende da diversi fattori.

La caffeina ha un effetto vasocostrittore, il che significa che può causare un aumento temporaneo della pressione arteriosa, soprattutto in chi non è abituato a berlo regolarmente. Alcuni studi dimostrano che questa risposta può variare molto da persona a persona:

  • In soggetti abituati al consumo di caffè, l’aumento della pressione è minimo o nullo, poiché l’organismo si adatta alla caffeina.
  • In chi non beve caffè frequentemente, la pressione può aumentare di 5-10 mmHg per un breve periodo dopo l’assunzione.

Tuttavia, non ci sono prove che il consumo moderato di caffè aumenti il rischio di ipertensione cronica o di malattie cardiovascolari. L’American Heart Association sostiene che bere fino a 3-4 tazzine di caffè al giorno non comporta rischi significativi per la salute cardiovascolare, a patto che venga inserito in un’alimentazione equilibrata e uno stile di vita sano.

Se soffri di ipertensione, il consiglio è di monitorare la pressione prima e dopo il caffè: se noti aumenti significativi, potrebbe essere opportuno ridurne il consumo o passare al caffè decaffeinato.

5.2 Chi ha la pressione alta può bere il caffè? Cosa dicono gli esperti

  • ✔ Evitare il caffè a digiuno, poiché l’effetto sulla pressione può essere più marcato.
  • ✔ Limitare il consumo a 1-2 tazzine al giorno se si soffre di ipertensione non controllata.
  • ✔ Evitare l’assunzione di caffè prima di un controllo della pressione, per non falsare i risultati.
  • ✔ Preferire il caffè filtrato anziché quello espresso o della moka, che contiene più sostanze che potrebbero influenzare la pressione.

5.3 Caffè e allattamento: rischi e consigli per le neomamme

Durante l’allattamento, molte donne si chiedono se sia sicuro continuare a bere caffè. La caffeina assunta dalla madre può effettivamente passare nel latte materno, ma in quantità molto basse.

Secondo le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dell’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA), le donne che allattano possono consumare fino a 200-300 mg di caffeina al giorno, equivalenti a circa 1-2 tazzine di espresso.

Tuttavia, alcuni neonati possono essere più sensibili alla caffeina e manifestare sintomi come:

  • Irritabilità e nervosismo
  • Difficoltà ad addormentarsi
  • Coliche

Per questo motivo, il consiglio è di osservare la reazione del bambino e, se necessario, ridurre il consumo di caffè o optare per il decaffeinato.

Stai allattando e vuoi approfondire cosa mangiare e cosa evitare? Leggi l’articolo ad hoc: Alimentazione e Allattamento

6. Conclusione

Abbiamo esplorato a fondo il mondo del caffè, analizzandone i benefici, gli effetti sull’organismo e le possibili controindicazioni. Ora è il momento di tirare le somme e rispondere alla domanda più importante: quanti caffè possiamo bere al giorno senza rischi?

La scienza ci dice che un consumo moderato di caffè, pari a 3-5 tazzine di espresso al giorno (circa 400 mg di caffeina per un adulto sano), è generalmente sicuro e può apportare diversi benefici per la salute. Tra questi, troviamo:

  • Miglioramento della concentrazione e delle prestazioni cognitive
  • Effetti positivi sul metabolismo e possibile supporto nel controllo del peso
  • Proprietà antiossidanti con effetti protettivi su cuore e cervello
  • Riduzione del rischio di alcune malattie neurodegenerative e metaboliche
Effetti della Caffeina positivi e negativi

Tuttavia, esistono delle precauzioni da considerare:
Se soffri di ipertensione, ansia, reflusso gastrico o problemi cardiaci, dovresti ridurre il consumo di caffè e monitorare la tua reazione alla caffeina.
In gravidanza e allattamento, è consigliato non superare i 200-300 mg di caffeina al giorno.

Superare la soglia di 400 mg di caffeina al giorno può causare sintomi spiacevoli come insonnia, tachicardia e nervosismo.

Consigli per un consumo equilibrato

Evita il caffè a stomaco vuoto perché, come visto in precedenza, è in grado di legarsi a specifici recettori responsabili della secrezione gastrica. Un aumento dell’acidità dello stomaco, non seguito dall’introduzione di cibo crea una fastidiosa sensazione di bruciore.
Non bere caffè nel tardo pomeriggio o la sera per evitare disturbi del sonno.
Scegli il caffè filtrato se hai problemi di colesterolo.
Prova alternative come il caffè decaffeinato o il tè verde se sei sensibile alla caffeina.

Quando ridurre o eliminare il caffè?

Se noti sintomi come ansia, insonnia o palpitazioni, potresti valutare una riduzione graduale della caffeina. Ogni persona reagisce in modo diverso, quindi è importante ascoltare il proprio corpo.

7. FAQ - Domande Frequenti

7.1 Bere caffè tutti i giorni fa male?

No, bere caffè ogni giorno non fa male, a patto che venga consumato con moderazione. Gli studi indicano che un’assunzione di 3-5 tazzine al giorno (fino a 400 mg di caffeina) è generalmente sicura per la maggior parte delle persone e può avere effetti benefici sulla concentrazione, il metabolismo e la salute cardiovascolare. Tuttavia, chi soffre di ipertensione, reflusso gastrico o ansia dovrebbe ridurne il consumo.

7.2 Qual è il momento migliore per bere il caffè?

Il momento ideale per bere il caffè è tra le 9:30 e le 11:30 del mattino, quando i livelli di cortisolo (l’ormone dello stress che aiuta il corpo a svegliarsi) iniziano a diminuire. Bere caffè appena svegli potrebbe non avere lo stesso effetto energizzante, poiché il cortisolo è già alto. Evita il caffè nel tardo pomeriggio e alla sera, perché la caffeina può restare in circolo per diverse ore e disturbare il sonno.

7.3 Il caffè aiuta davvero a dimagrire?

La caffeina ha un effetto termogenico e può aumentare il metabolismo del 3-11%, favorendo la combustione dei grassi. Tuttavia, bere caffè da solo non fa dimagrire: deve essere associato a una dieta equilibrata e a un’attività fisica regolare. Inoltre, l’effetto brucia-grassi è più evidente nelle persone che non consumano abitualmente caffeina.

7.4 Meglio caffè espresso o americano?

Il caffè americano contiene più caffeina rispetto all’espresso, ma in quantità diluita. Ecco il contenuto medio di caffeina per tipo di caffè:

  • Espresso (30 ml): 60-80 mg di caffeina
  • Caffè americano (240 ml): 80-120 mg di caffeina
  • Caffè moka (50 ml): 90-100 mg di caffeina
  • Se vuoi una dose più concentrata di caffeina in un sorso, meglio un espresso. Se invece vuoi una bevanda meno intensa, il caffè americano è una buona scelta.

    7.5 È vero che il caffè può dare dipendenza?

    Sì, il caffè può causare dipendenza da caffeina. Chi beve grandi quantità di caffè ogni giorno potrebbe sviluppare una tolleranza, cioè aver bisogno di dosi sempre maggiori per ottenere lo stesso effetto energizzante. Inoltre, la caffeina, come l'alcol e il tabacco, è legalmente utilizzata, ma, a differenza degli ultimi due, la sua vendita sotto forma di bevande ad alta concentrazione o compresse non è controllata o limitata. Se smetti improvvisamente di bere caffè o bevande a base di caffeina, potresti avere sintomi di astinenza come:

  • Mal di testa
  • Stanchezza e sonnolenza
  • Irritabilità
  • Difficoltà di concentrazione
  • Per evitare questi effetti, riduci gradualmente il consumo di caffè invece di eliminarlo bruscamente.

    7.6 Il caffè decaffeinato ha gli stessi benefici del caffè normale?

    Sì, il caffè decaffeinato mantiene gran parte delle proprietà benefiche del caffè normale, poiché contiene ancora antiossidanti e composti bioattivi. Tuttavia, la caffeina è un elemento chiave per alcuni effetti positivi, come l’aumento della concentrazione e il miglioramento del metabolismo. Il decaffeinato è una buona opzione per chi è sensibile alla caffeina o soffre di insonnia, ma vuole comunque beneficiare degli antiossidanti del caffè.

    Queste sono alcune delle domande più frequenti che ricevo sul caffè, ma se hai dubbi specifici, è sempre meglio personalizzare il consumo in base alle proprie esigenze di salute. Se vuoi integrare il caffè nella tua routine senza rischi, ricorda di non superare le quantità consigliate e di ascoltare i segnali del tuo corpo..

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    Dott.ssa
    Sefora Canton

    Biologa Nutrizionista

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