fbpx

Alimentazione in caso di steatosi epatica non alcolica

steatosi epatica non alcolica

Tabella dei Contenuti

La steatosi epatica non alcolica

La steatosi epatica non alcolica è una patologica caratterizzata da un aumento di lipidi a livello del fegato non associato al consumo di alcool, con eventuale presenza di infiammazione che ci permette di distinguerla dalla steatoepatite non alcolica, ovvero una condizione clinica aggravata dove è presente un danno al livello del fegato.

I principali fattori che aumentano il rischio di insorgenza di questa patologia sono correlati all’insulina resistenza e alle sue manifestazioni: sovrappeso/obesità, aumenti di grasso viscerale, presenza di diabete mellito di tipo 2 e aumento di lipidi nel sangue.

A causa dell’elevata associazione con la presenza della sindrome metabolica, si è arrivati ad un cambio di nomenclatura, rinominandola “steatosi epatica metabolica”.

L’alimentazione anche in questi casi riveste un ruolo importante: infatti, una dieta sbilanciata, ricca di carboidrati raffinati, fruttosio e grassi saturi contribuisce allo sviluppo di questa patologia.

Cosa fare? Stile di vita sano e corretta alimentazione!

Il primo step in questi casi prevede un cambiamento dello stile di vita che consiste in:

– sana alimentazione

– buona idratazione

– attività fisica

Esiste una dieta specifica?

Secondo le linee guida dell’ ESPEN-European Society for Clinical Nutrition and Metabolism una dieta ipocalorica, accompagnata da una buona attività fisica, con lo scopo di determinare una perdita di peso nei soggetti sovrappesi/obesi, determina un miglioramento della steatosi epatica e della condizione dell’insulina resistenza oltre a migliorare gli indici riguardanti gli enzimi epatici e l’istologia.

Al contrario, nei soggetti normopeso una dieta normocalorica, sempre accompagnata da un’adeguata attività fisica, migliora la resistenza insulinica e la condizione di steatosi.

La scelta degli alimenti se si ha steatosi epatica

Per quanto riguarda la scelta degli alimenti: ad oggi è noto che una dieta poco equilibrata che eccede di grassi saturi, quindi con un elevato consumo di carne, salumi, formaggi e uova, carboidrati raffinati (e quindi non integrali) e fruttosio risulta spesso associata all’insorgenza di questa patologia.

Ciò che prevede la dieta mediterranea risulta essere la scelta migliore, poiché in grado di determinare un miglioramento della steatosi e di ridurre la sensibilità all’insulina, oltre a prevenire l’insorgenza di malattie che a loro volta contribuiscono allo sviluppo della steatosi epatica non alcolica.

Nello specifico: l’utilizzo di olio extravergine di oliva come condimento, il consumo di cereali integrali, frutta e verdura di stagione, pesce e legumi, il consumo moderato di carne e salumi, latte e derivati.

Dott.ssa
Azzurra Nerpiti

Biologa Nutrizionista

Contattami

Mi presento, sono la dott.ssa Azzurra Nerpiti

Vuoi più informazioni su di me? Visualizza il mio video di presentazione, oppure clicca qui.
OGGI SIAMO APERTI dalle 9:00 alle 20:00. CONTATTACI al 392 11 00 950
This is default text for notification bar