Alimentazione per intolleranza alla farina

l'alimentazione per intolleranza alla farina

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La farina

L’ingrediente più comune nella cucina nostrana è la farina di frumento: la si ritrova in numerose pietanze caratteristiche del nostro paese, come pasta, pane, pizza, dolci e prodotti da forno.

La farina bianca di frumento (0, 00) è quella che solitamente acquistiamo e che si trova nelle nostre dispense, ma è bene sapere che, a causa del processo di lavorazione, la farina che compriamo viene privata di molte proprietà nutritive: durante il processo di raffinazione, infatti, il chicco di grano viene privato della crusca e della buccia e quello che rimane viene poi schiacciato e sbiancato chimicamente. È dunque importante, se si vuole consumare la farina di frumento, cercare una farina non sbiancata chimicamente e macinata a pietra: in questo caso, infatti, il chicco non viene separato dalla crusca, dalla buccia e dalle sostanze nutritive.
Oltre alla farina di frumento, però, vi sono molti altri tipi di farina, ricchi di proprietà nutritive, che apportano innumerevoli benefici e, in alcuni casi, sono privi di glutine. È possibile trovare alcune di queste farine alternative nei supermercati, oppure nei negozi addetti alla vendita di prodotti biologici.

Cosa provoca l'intolleranza alla farina?

L’intolleranza alla farina è causata dalla reazione infiammatoria ad alcune proteine contenute nel grano, tra cui gli ATI (amilasi/tripsina iniboti). Un’altra causa di intolleranza è il consumo di FODMAP, carboidrati fermentati che contengono grano e provocano sintomi gastro-intestinali.

Intolleranza alla farina: sintomi

Per l’intolleranza alla farina, i sintomi provocati sono simili all’allergia, come nausea, diarrea e crampi allo stomaco, ma la reazione non coinvolge il sistema immunitario bensì solo il nostro metabolismo: in parole più semplici, non riusciamo a digerire ed assimilare in maniera corretta un alimento.

I sintomi dell’intolleranza alla farina si manifestano rapidamente dopo aver mangiato e sono in genere costituiti da segni visibili sul corpo, come dermatite, orticaria, prurito, gonfiore della pelle, oppure crampi, diarrea, nausea, vomito, gonfiore, cefalea di tipo infiammatorio, difficoltà di respirazione, prurito agli occhi e lacrimazione.

donna che soffre di problemi digestivi a causa dell'intolleranza alla farina
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Cosa mangiare per intolleranza alla farina?

Gli allergeni che scatenano l’intolleranza alla farina di frumento sono presenti in tutto il chicco, pertanto è necessario che chi ne soffre eviti la farina bianca, la farina integrale e la crusca, ma anche segale, farro e kamut, che sono alimenti molto simili alla composizione organica del frumento.

Tuttavia, i soggetti che soffrono di intolleranza alla farina di frumento non devono per forza privarsi di alcune specifiche categorie di alimenti come il pane, la pasta o i dolci, poiché possono contare su molte alternative che sono attualmente in commercio.

Il soggetto che soffre di intolleranza alla farina di frumento può mangiare tranquillamente i cibi che contengono glutine ad eccezione del grano stesso.

Intolleranza alla farina bianca: cosa mangiare

Farina senza glutine: di riso, mais, avena, mandorle, cocco.

Quinoa, riso, amaranto e miglio.

Patate.

Legumi e farine derivate.

Carne e pesce non gratinato.

Frutta e verdura, frutta secca, semi.

Uova e latticini.

Oli, grassi, spezie.

Alternative senza grano.

Intolleranza alla farina: alimenti da evitare

Prodotti da forno: dolcetti vari, pizze, fette biscottate, snack salati come crostini e taralli.

Prodotti in scatola: zuppe e legumi, pesce, carni, dado da brodo.

Verdure gratinate, cibi impanati.

Insaccati.

Torte con la frolla, sfogliatelle e torte salate.

Gelati.

Bevande maltate o a base di grano.

Fare attenzione alle etichette dei prodotti se si soffre di intolleranza alla farina, poiché il grano può essere presente anche in cibi di cui non abbiamo il minimo sospetto, come ad esempio la salsa ketchup, il pesto, la liquirizia e le caramelle e la salsa di soia.

Questi accorgimenti non devono essere considerati sostitutivi delle indicazioni del Medico. Per una dieta personalizzata si consiglia di consultare il Nutrizionista.

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Recensione Silvia Bertolin
Silvia Bertolin
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