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Quanto curi i tuoi denti in vacanza?

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Estate e igiene orale

Gelati, succhi di frutta, freddi o aperitivi dolci… quanti cibi e bevande zuccherati consumiamo in estate?

Molto probabilmente se ci pensassimo un attimo ci accorgeremmo che la quantità di alimenti ricchi di zuccheri consumati in questo periodo è maggiore rispetto all’inverno.

A questo si aggiunge il tempo trascorso fuori e in vacanza: è più difficile prendersi cura dei propri denti quando si è spesso lontani da casa.

In estate l’igiene orale viene perciò spesso trascurata e, a quanto testimoniano i dentisti, si nota un aumento delle problematiche dentali come le carie!

Che cos’è una carie?

La patologia cariosa è una malattia infettiva a carattere cronico-degenerativo ad eziologia multifattoriale, che interessa i tessuti duri dentali e che porta alla distruzione degli stessi.

Rappresenta ancora oggi una delle patologie più diffuse nella popolazione generale e in età pediatrica.

Secondo il diagramma proposto da Keyes nel 1962, ancora oggi ritenuto valido, sono necessari tre fattori di rischio fondamentali perché si realizzi la carie:

1. flora batterica cariogena;

2. dieta ricca di carboidrati fermentabili;

3. ridotte difese dell’ospite.

Zuccheri nemici dei denti

Numerosi studi clinico-epidemiologici hanno messo in relazione il consumo di zuccheri fermentabili con l’aumento della carie.

Nella genesi della malattia la frequenza con cui i carboidrati vengono assunti sembra essere l’elemento più importante rispetto alla dose complessivamente assunta.

Dentista carie

I batteri cariogeni necessitano di carboidrati per vivere e riprodursi. Il metabolismo degli zuccheri produce acidi (Ph, ≤5,5) che provocano la demineralizzazione dello smalto (inizialmente reversibile) e della dentina.

I sistemi tampone salivari sono, tuttavia, in grado di riportare il pH della superficie dentale oltre la soglia di rischio in circa 30 minuti. Se però nel cavo orale sono introdotti con elevata frequenza alimenti e/o bevande ricchi di carboidrati, la diminuzione del pH sotto la soglia di rischio sarà frequente e la somma dei tempi in cui il valore è basso, diventa elevata.

Se la demineralizzazione avrà tempo di agire, potranno instaurarsi sulle superfici dentali le cosiddette white spot, ovvero il primo stadio della lesione cariosa.

Se questo processo non viene interrotto, la perdita di componente minerale da parte dei tessuti duri orali prosegue e dalla lesione iniziale avrà origine la lesione cavitaria.

Non solo i carboidrati, ma anche alimenti a elevata acidità, come ad esempio gli agrumi, e bevande gassate possono rappresentare fattori lesivi.

Nella prima infanzia, inoltre, esiste una forma peculiare della patologia cariosa denominata “carie della prima infanzia” (ECC) che può manifestarsi dai 6 mesi ai 5 anni di vita, con tipiche e gravi lesioni ai denti decidui in bambini che utilizzano ciucci o biberon imbevuti di sostanze dolci a permanenza, in particolare nel settore antero-superiore.

Proteggersi dalle carie con la dieta

Esistono comportamenti alimentari salutari, che aiutano a prevenire la formazione delle carie.

La saliva riveste un ruolo importantissimo come fattore protettivo. Esistono alcuni fattori legati all’alimentazione che favoriscono il flusso salivare quali la masticazione e alcuni componenti della dieta come la fibra, l’acido citrico e l’apporto di liquidi.

Tra i fattori riducenti ci sono alcuni farmaci (es. alcuni ipertensivi o ansiolitici), una malnutrizione che può portare ad una ipofunzione della ghiandole salivari, alcuni trattamenti come la radioterapia, alcuni stati patologici e il sonno.

Esistono alcuni alimenti che svolgono una funzione protettiva, in particolare quelli ricchi di:

  1. calcio
  2. fosforo
  3. fluoro
  4. vitamine, in particolare quelle ad azione antiossidante (A, C, E)

È necessario ovviamente spazzolarsi i denti tutti i giorni dopo aver mangiato, sopratutto la sera, in quanto durante la notte c’è un maggiore ristagno di batteri e di residui alimentari a causa della scarsa salivazione.

Quindi attenzione alle distrazioni in vacanza, nostre e dei nostri bimbi: va bene lasciarsi andare ad alcuni alimenti freschi con qualche zucchero in più, ma che non siano consumati con troppa frequenza e soprattutto… che siano seguiti da una bella spazzolata ai denti!!!

Dott.ssa
Nicoletta Cecchetti

Biologa Nutrizionista

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