Perdita di Massa Magra durante la Dieta

Perdita di massa magra durante la dieta

Tabella dei Contenuti

In qualità di biologa nutrizionista, nel mio lavoro quotidiano mi confronto spesso con un equivoco molto comune: l’idea che “dimagrire” significhi semplicemente “perdere peso sulla bilancia”. In realtà, ciò che conta davvero in un percorso di dimagrimento ben strutturato è la qualità del peso che si perde.
Uno degli errori più diffusi, infatti, è seguire diete ipocaloriche troppo restrittive che sì, portano a un rapido calo del peso, ma a discapito della massa magra, ovvero quel tessuto che include muscoli, ossa, organi e liquidi. In particolare, la massa muscolare è spesso vittima inconsapevole di diete sbilanciate, con conseguenze negative sul metabolismo, sull’energia quotidiana e sulla salute generale.

Capita frequentemente in studio di ricevere pazienti che pur avendo perso peso attraverso varie diete, si sentono più deboli, meno tonici, con metabolismo rallentato e addirittura con una maggiore difficoltà a perdere ulteriore grasso. Questo accade perché hanno perso il muscolo, non il grasso. È un errore che si può evitare, ma che richiede conoscenza, metodo e soprattutto personalizzazione.

Con questo articolo desidero fare chiarezza su che cos’è la massa magra, perché è così importante conservarla durante un percorso dimagrante e quali strategie pratiche possono aiutarci a migliorare la composizione corporea, senza sacrificare la nostra forza e vitalità.
Parleremo anche della cosiddetta ricomposizione corporea, un approccio che mira a ridurre la massa grassa mantenendo – o addirittura aumentando – quella magra, con l’obiettivo non solo estetico, ma funzionale e salutistico.

1. Cos’è la massa magra e perché conta

1.1 Definizione di massa magra

Quando parliamo di composizione corporea, il nostro peso totale è dato dalla somma di massa grassa e massa magra. La massa grassa comprende il tessuto adiposo – cioè il grasso corporeo – mentre la massa magra è tutto il resto: muscoli, ossa, organi, tessuti connettivi, acqua intracellulare.
Tuttavia, nell’ambito nutrizionale e sportivo, quando parliamo di “massa magra” ci riferiamo principalmente alla massa muscolare, quella che può variare in base all’alimentazione, all’allenamento e allo stile di vita.

La massa muscolare non è solo importante per ragioni estetiche: è un vero e proprio organo metabolico attivo, che consuma energia anche a riposo. Avere una buona quantità di massa magra significa quindi avere un metabolismo più efficiente, una maggiore stabilità glicemica, una migliore postura, forza funzionale e capacità di recupero.
Per questo motivo, il mantenimento – o addirittura l’incremento – della massa magra dovrebbe essere uno degli obiettivi principali di ogni dieta ben fatta.

1.2 Massa magra e metabolismo: un legame vitale

Il muscolo è il principale responsabile del nostro dispendio calorico a riposo (metabolismo basale). Quando si perde massa muscolare, il metabolismo rallenta. Questo spiega perché, dopo una dieta drastica, molte persone riprendono peso molto facilmente: hanno “consumato” muscolo e ora bruciano meno.
Proteggere la massa magra significa quindi mantenere attivo il metabolismo, evitando il classico effetto yo-yo. 

Perdita di massa magra durante la dieta effetto yo yo

1.3 Energia, forza, tonicità e autostima: benefici concreti della massa muscolare

Ogni giorno in studio vedo quanto una buona massa muscolare incida sul benessere percepito: persone più toniche, energiche, capaci di affrontare meglio le giornate e l’attività fisica.
Anche chi non ha obiettivi sportivi può trarre enormi benefici: sollevare una busta della spesa, salire le scale senza affanno, avere più resistenza mentale… Persone con una buona tonicità muscolare sono in grado di affrontare più facilmente attività che richiedono sforzi fisici moderati senza sentirsi stanche o affaticate.

Molti pazienti mi riferiscono inoltre, che dopo aver aumentato la massa muscolare e ridotto il grasso corporeo, non solo migliorano la loro forma fisica, ma anche la loro autostima. Il corpo appare più definito, l’atteggiamento è più sicuro, e ciò si riflette anche nella loro vita sociale e professionale.

La resistenza mentale che si sviluppa con l’allenamento fisico aiuta a migliorare la capacità di affrontare lo stress e le difficoltà quotidiane. Le endorfine, ovvero i neurotrasmettitori del benessere, vengono rilasciate durante l’esercizio fisico e contribuiscono a migliorare l’umore e a ridurre l’ansia.

Le persone con una buona massa muscolare, infatti, si sentono generalmente più energiche e positive, affrontano meglio le sfide emotive e hanno maggiore fiducia nelle proprie capacità. Lo stesso effetto che vediamo nel miglioramento fisico si riflette anche a livello psicologico: la percezione di sé diventa più positiva, più forte e più determinata.

1.4 Salute a lungo termine e invecchiamento

Un altro aspetto cruciale riguarda la salute a lungo termine. La massa muscolare è fondamentale per il mantenimento della mobilità e dell'indipendenza negli anni. Con il passare del tempo, la sarcopenia (la perdita di massa muscolare) è una delle principali cause di fragilità negli anziani. Ciò può portare a difficoltà nel muoversi, a una maggiore suscettibilità a cadute e fratture e, infine, a una perdita di autonomia.

Investire nella massa muscolare fin da giovani, e soprattutto mantenere l'attività fisica con l’avanzare dell’età, è essenziale per ridurre il rischio di disabilità e migliorare la qualità della vita nelle fasi successive. Anche attività fisiche semplici come camminare, fare stretching o esercizi con i pesi leggeri sono sufficienti per mantenere i muscoli attivi e forti, migliorando la salute generale e prevenendo malattie legate all’invecchiamento.

Nel prossimo capitolo vedremo perché alcune diete, apparentemente efficaci sulla bilancia, possono rivelarsi dannose per la massa magra e la nostra vitalità.

2. Perché alcune diete fanno perdere massa magra

2.1 Quando il deficit calorico diventa dannoso

Una dieta dimagrante funziona perché crea un deficit calorico, cioè ci fa introdurre meno calorie rispetto a quelle che consumiamo. Tuttavia, quando questo deficit è troppo drastico, il corpo entra in modalità “risparmio energetico” e comincia a sacrificare tessuto muscolare per ottenere energia, specialmente se non riceve i nutrienti giusti.

Un errore che vedo spesso nei pazienti che arrivano da precedenti percorsi “fai da te” è proprio questo: tagliare drasticamente le calorie, magari saltando i pasti o facendo diete da 800-1000 kcal, pensando che “meno è meglio”. Il risultato? Una perdita di peso che comprende acqua, grasso… e muscoli.

Quando finalmente terminano una dieta ipocalorica estremamente restrittiva, il corpo, avendo perso massa muscolare e avendo abbassato il metabolismo, fatica a bruciare calorie. Non appena riprendono un’alimentazione più normale, il corpo tende ad aumentare rapidamente la massa grassa per compensare la carenza di energia e per proteggere se stesso dal prossimo periodo di scarsità calorica.

Questo meccanismo è la causa principale dell’effetto yo-yo, dove il peso perso durante la dieta drastica viene facilmente recuperato, spesso con l’aggiunta di grasso corporeo invece che di muscoli. Ecco perché è essenziale non solo concentrarsi sulla riduzione calorica, ma farlo in modo sostenibile, preservando la massa muscolare e garantendo un apporto nutritivo adeguato.

2.2 Il ruolo critico delle proteine nella dieta

Le proteine sono fondamentali per il mantenimento della massa muscolare. In una dieta dimagrante che non garantisce un apporto proteico sufficiente, il corpo avrà difficoltà a conservare il muscolo, soprattutto se manca uno stimolo allenante.

Durante una dieta dimagrante, il corpo ha bisogno di proteine per:

  • Mantenere e costruire massa muscolare, che è essenziale per un metabolismo attivo,
  • Recuperare dai danni muscolari causati dall’esercizio fisico,
  • Prevenire la perdita di muscoli durante la riduzione delle calorie.
Perdita di massa magra durante la dieta proteine sane

Le proteine sono il carburante per la sintesi proteica muscolare e sono essenziali per mantenere il metabolismo attivo e la tonicità. Se non forniamo al nostro corpo abbastanza proteine, soprattutto in combinazione con l’esercizio fisico, rischiamo di compromettere i risultati della dieta e di rallentare i progressi nella perdita di peso.

2.3 Mancanza di allenamento: l’errore più comune

Anche la migliore dieta ipocalorica, se non è accompagnata da esercizio fisico, porterà inevitabilmente a una perdita di massa magra. Il muscolo ha bisogno di stimolo per essere mantenuto: se non lo usi, lo perdi.

È importante sottolineare che non serve diventare bodybuilder. Bastano esercizi di forza ben calibrati – anche a corpo libero – per dare al muscolo uno stimolo sufficiente alla conservazione, soprattutto in fase di restrizione calorica.

2.4 Vita da studio: quando il paziente “vuole solo dimagrire in fretta”

Molti pazienti si avvicinano al nutrizionista con l'idea di perdere peso velocemente, spesso influenzati dalle pubblicità miracolose o dalle esperienze di chi ha ottenuto risultati rapidi (ma insostenibili). La tentazione di seguire diete drastiche, restrittive e non equilibrate è forte. Tuttavia, uno degli errori più gravi che posso osservare in questi pazienti è la focalizzazione sul risultato immediato, trascurando gli effetti che tale approccio può avere nel lungo termine.

Spesso, il ruolo del nutrizionista non è solo quello di fornire un piano alimentare, ma di educare i pazienti alla consapevolezza che la perdita di peso è un viaggio che richiede tempo. Perdere peso troppo velocemente non solo è insostenibile nel lungo periodo, ma comporta anche rischi per la salute. È fondamentale che i pazienti comprendano che, sebbene la pazienza sia un ingrediente cruciale in questo processo, il risultato finale sarà una perdita di peso duraturo e una migliore composizione corporea.

Nel prossimo capitolo parleremo delle strategie pratiche per proteggere la massa muscolare, dalla dieta all’allenamento, fino al recupero: gli strumenti fondamentali per dimagrire senza perdere ciò che ci fa stare bene.

3. Come evitare la perdita muscolare

3.1 Dieta ipocalorica moderata e ben calibrata

Uno degli errori più frequenti nei percorsi di dimagrimento è pensare che “più taglio, più dimagrisco”. In realtà, un deficit calorico eccessivo è uno dei principali responsabili della perdita di massa magra.
Per questo motivo, nelle diete che imposto in studio, il primo obiettivo è creare un deficit energetico moderato e sostenibile.

Questo approccio consente al corpo di utilizzare le riserve di grasso come fonte energetica, risparmiando invece il tessuto muscolare.

Inoltre, personalizzare l’apporto calorico in base alla composizione corporea, livello di attività fisica e obiettivi è fondamentale: non esiste un taglio standard valido per tutti.

Perdita di massa magra deficit calorico

3.2 Il giusto apporto proteico

Le proteine rappresentano il nutriente chiave per il mantenimento (e persino l’incremento) della massa muscolare. In un regime ipocalorico ben strutturato, l’apporto proteico non solo non deve diminuire, ma talvolta va aumentato rispetto alla norma.

L’apporto proteico varia molto in base all’età del soggetto, al tipo di attività fisica che svolge (e all’intensità), al suo stile di vita e alla condizione in cui si trova (ad esempio lo stato di gravidanza o di convalescenza post infortunio ecc)

L’assunzione proteica di riferimento indicata nei LARN (Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia per la popolazione italiana) prevede 0,9 g di proteine su kg di peso corporeo (ideale) al giorno, variabili a seconda delle situazioni. Con l’ultima revisione dei LARN (2024) è stato ampliato l’intervallo di riferimento rispetto all’apporto energetico derivato dalle proteine, passando dal 12‐18% al 12‐20% dell’energia totale della dieta.

Il trucco è distribuire bene le proteine nei vari pasti, per garantire una sintesi muscolare costante e stimolare positivamente il metabolismo.

Spesso mi capita di vedere pazienti che concentrano le proteine solo a pranzo o solo a cena. Migliorando questa abitudine – ad esempio bilanciando anche la colazione e gli spuntini – si riesce a proteggere molto meglio la massa magra anche in deficit calorico.

Se sei interessato a seguire una dieta incentrata sul deficit calorico, approfondisci con la nostra guida: “Deficit Calorico: La Guida Completa

3.3 Allenamento con carichi progressivi: la chiave per preservare il muscolo

L’allenamento con i pesi (o esercizi di resistenza) è senza dubbio uno dei migliori strumenti che abbiamo a disposizione per preservare la massa muscolare durante una dieta dimagrante. Anche se non è necessario diventare esperti di sollevamento pesi o passare ore in palestra, l’allenamento contro resistenza aiuta il corpo a mantenere il tono muscolare e ad evitare che la massa muscolare venga consumata per soddisfare il fabbisogno energetico durante il calo delle calorie.

Non serve nemmeno utilizzare carichi molto pesanti per ottenere i benefici. L’importante è allenare regolarmente i muscoli con carichi progressivi, che stimolano il processo di riparazione muscolare e adattamento. I carichi possono essere leggeri o moderati, ma devono essere aumentati progressivamente per continuare a stimolare il muscolo e favorire la sintesi proteica (il processo con cui il corpo ricostruisce il muscolo).

Anche 2-3 sessioni settimanali di allenamento ben strutturato e combinato con una dieta adeguata sono sufficienti per mantenere la massa muscolare e stimolare la perdita di grasso.

Per questo motivo spesso collaboro con personal trainers che propongono schede di allenamento personalizzate, adattate al livello e agli obiettivi del paziente. Ogni individuo ha esigenze uniche, quindi la personalizzazione dell’allenamento è fondamentale per ottenere risultati efficaci.

Inoltre, l’approccio deve essere graduale: non si tratta solo di allenarsi duramente, ma di farlo con costanza. Se un paziente è alle prime armi con l’allenamento, si inizia con esercizi di base e con carichi leggeri, per poi progredire nel tempo. La costanza è la chiave: allenare i grandi gruppi muscolari regolarmente e in modo equilibrato aiuta a stimolare i muscoli senza sovraccaricarli, evitando infortuni e garantendo un miglioramento continuo

3.4 Recupero e stress: nemici silenziosi della massa muscolare

Anche il riposo e la gestione dello stress giocano un ruolo chiave nella conservazione della massa magra. Dormire poco o vivere in uno stato cronico di stress eleva il cortisolo, un ormone catabolico che può favorire la degradazione muscolare e rallentare la perdita di grasso.

Quando il corpo è sottoposto a stress acuto o cronico, il cortisolo viene rilasciato per aumentare l’energia disponibile a breve termine, stimolando la mobilizzazione di glicogeno e grassi immagazzinati. Tuttavia, un elevato rilascio di cortisolo nel tempo può portare alla perdita di muscoli (catabolismo muscolare) e interferire con la capacità del corpo di utilizzare i grassi come energia.

Quando il cortisolo è in eccesso infatti, il corpo tende a degradare il muscolo per ottenere aminoacidi, che vengono poi convertiti in glucosio (una forma di energia) attraverso un processo chiamato gluconeogenesi. Questo è particolarmente problematico durante una dieta dimagrante, dove la preservazione della massa muscolare è cruciale per mantenere un metabolismo attivo. Se i muscoli vengono consumati, il metabolismo rallenta e si riduce la capacità del corpo di bruciare calorie a riposo, rendendo più difficile perdere grasso.

Il cortisolo inoltre ha un effetto diretto su alcuni ormoni chiave legati all'appetito. Ad esempio, aumenta i livelli di grelina (l'ormone che stimola l'appetito) e riduce quelli di leptina (l'ormone che segnala sazietà). Questo porta a un aumento dell’appetito e a una maggiore difficoltà nel controllare l'assunzione di cibo, favorendo l’accumulo di grasso e riducendo la capacità di seguire una dieta sana.

Per questo motivo, nelle consulenze consiglio sempre:

  • almeno 7-8 ore di sonno di qualità ogni notte;
  • tecniche di rilassamento attivo (camminate, yoga, respirazione o quando necessario consulenze con uno/a psicoterapeuta);
  • in alcuni casi integratori mirati per supportare la resilienza allo stress (previa valutazione individuale).

Come abbiamo visto, mantenere la massa muscolare durante una dieta non è solo possibile: è fondamentale per ottenere un dimagrimento di qualità.

Nel prossimo capitolo ci concentreremo sull’obiettivo più ambito e spesso frainteso: perdere massa grassa senza intaccare la massa magra, grazie all’approccio della ricomposizione corporea.

4. Obiettivo: perdere massa grassa, non massa magra

4.1 Dimagrire o ricomporre il corpo? Le due strade

Nel linguaggio comune si parla spesso di “perdita di peso”, ma in realtà ciò che davvero conta – come spiego sempre ai pazienti in studio – è che tipo di peso si perde.
La ricomposizione corporea è l’approccio che consente di ridurre la massa grassa mantenendo o incrementando la massa magra, e rappresenta l’obiettivo ottimale per chi vuole un corpo più sano, tonico ed efficiente.

A differenza della classica dieta ipocalorica che punta solo alla bilancia, la ricomposizione si basa su:

  • Un deficit calorico leggero, spesso ciclico,
  • Apporto proteico adeguato (leggermente più alto rispetto alla dieta ipocalorica tradizionale) 
  • Allenamento di forza regolare,
  • Monitoraggio dei cambiamenti qualitativi, più che del peso.

Un paziente può restare “sullo stesso peso” per settimane, ma migliorare notevolmente la sua composizione: meno centimetri di girovita, più tonicità, migliore metabolismo. Ed è qui che il lavoro nutrizionale diventa qualitativo, non quantitativo.

4.2 Come ridurre il grasso mantenendo (o aumentando) il muscolo

Perdita di massa magra aumento del muscolo

Il percorso ideale prevede un’alimentazione che:

  • Rispetti il fabbisogno proteico
  • Includa grassi buoni e carboidrati ben dosati, da fonti non raffinate,
  • Preveda un monitoraggio continuo: non si lavora “a caso”, ma con dati oggettivi (bioimpedenziometria, circonferenze, forza in allenamento).

Questo approccio ti permetterà non solo di ridurre il grasso corporeo in modo sostenibile, ma di preservare e tonificare i muscoli, migliorando la tua composizione corporea e il tuo benessere generale.

Cosa mangiare prima di un allenamento? Scoprilo leggendo qui: “Cosa mangiare prima di andare in palestra

4.3 Giornata tipo: esempio di alimentazione bilanciata

Ecco un esempio pratico di una giornata alimentare pensata per favorire la perdita di massa grassa mantenendo quella magra, naturalmente da personalizzare:

Colazione
  • Fette biscottate integrali con marmellata 100% frutta
  • Yogurt greco magro senza zuccheri aggiunti
  • Caffè o tè verde senza zucchero
Spuntino
  • Un cubetto di grana e frutta fresca
Pranzo
  • Quinoa con verdure cotte in padella e straccetti di pollo alla piastra
  • Condimento: olio extravergine d’oliva a crudo
Spuntino pomeridiano (pre-allenamento)
  • Frutta fresca e frutta secca
Cena
  • Filetto di salmone al forno con limone
  • Zucchine e patate al forno
  • Erbe aromatiche e olio EVO a crudo
PastoAlimenti consigliati
Colazione Fette biscottate integrali con marmellata 100% frutta
Yogurt greco magro senza zuccheri aggiunti
Caffè o tè verde senza zucchero
Spuntino Un cubetto di grana e frutta fresca
Pranzo Quinoa con verdure cotte in padella e straccetti di pollo alla piastra
Olio extravergine d’oliva a crudo
Spuntino pomeridiano (pre-allenamento) Frutta e frutta secca
Cena Filetto di salmone al forno con limone
Zucchine e patate al forno
Erbe aromatiche e olio EVO a crudo

Questo schema garantisce un buon apporto di proteine, fibre, grassi insaturi e carboidrati complessi. Accompagna efficacemente un allenamento mirato e permette una perdita di grasso sana, senza compromettere il muscolo.

5. Domande frequenti (FAQ)

5.1 Quanto muscolo si può perdere in una dieta troppo drastica?

In una dieta estremamente ipocalorica e priva di esercizio fisico, è possibile perdere fino al 25-30% del peso totale sotto forma di massa magra. In altri termini, se si perdono 10 kg troppo in fretta, anche 2-3 kg potrebbero essere muscoli, con effetti negativi su metabolismo, forza e tonicità. È una perdita che spesso non si recupera facilmente e può causare uno stallo metabolico.

5.2 Come faccio a capire se sto perdendo massa magra o solo grasso?

Il solo peso sulla bilancia non è sufficiente. Per valutare la composizione corporea utilizzo strumenti come la bioimpedenziometria, che permette di distinguere tra massa magra, massa grassa e acqua corporea.
Segnali indiretti della perdita muscolare possono essere:

  • sensazione di debolezza o affaticamento,
  • calo della forza fisica,
  • perdita di tono muscolare visibile,
  • peso in discesa ma corpo “molle” o meno tonico.

5.3 I muscoli si possono ricostruire dopo una dieta sbagliata?

Sì, è possibile, ma serve tempo e strategia. Il processo di recupero muscolare richiede:

  • una fase di alimentazione normocalorica o leggermente ipercalorica,
  • apporto proteico adeguato,
  • allenamento di forza regolare.

Nella mia esperienza, con pazienti determinati e ben seguiti, si possono recuperare anche importanti quantità di massa magra in pochi mesi.

Perdita di massa magra e allenamento di forza regolare

5.4 Posso aumentare massa magra anche a 50 anni?

Assolutamente sì. L’età non è un limite, ma richiede maggiore attenzione alla qualità della dieta e all’attività fisica personalizzata.
Molti pazienti over 50, dopo anni di diete fallite, riscoprono un corpo più tonico e attivo semplicemente iniziando a nutrirsi meglio e a muoversi nel modo giusto. Il muscolo risponde sempre, anche in età avanzata, se lo si stimola e lo si nutre correttamente.

5.5 Esiste una dieta per aumentare la massa magra senza ingrassare?

Sì, si chiama ricomposizione corporea. Prevede un apporto proteico adeguato, un lieve surplus calorico (o normocalorico) e allenamento di resistenza. Per costruire massa muscolare, è necessario consumare più calorie di quelle che il corpo brucia quotidianamente, ma questo surplus deve essere moderato. Un aumento calorico troppo elevato può portare ad un accumulo eccessivo di grasso, mentre un surplus troppo basso non stimola adeguatamente la crescita muscolare.

È un approccio che richiede pazienza e costanza, ma permette di costruire muscolo e ridurre il grasso in parallelo, con risultati visibili anche senza variazioni di peso.

5.6 Quali sono gli errori più comuni nelle diete “fai da te”?

Tra i più frequenti che riscontro in studio:

  • Saltare i pasti o digiunare eccessivamente,
  • Eliminare completamente carboidrati o grassi,
  • Affidarsi a diete precompilate trovate online,
  • Non fare attività fisica o allenarsi troppo senza recupero,
  • Monitorare solo il peso senza analizzare la composizione corporea.

Questi comportamenti portano spesso a un dimagrimento sbilanciato, con perdita di massa magra, rallentamento metabolico e recupero rapido dei chili persi.

Conclusioni

Dimagrire non dovrebbe mai significare “pesare meno e basta”, ma stare meglio, sentirsi più forti e avere un corpo efficiente.
Come abbiamo visto, la massa magra è il motore metabolico del nostro organismo, e proteggerla durante un percorso dimagrante è essenziale per mantenere tono muscolare, energia, salute ormonale e capacità funzionale.

Una dieta efficace non è quella che ci fa perdere chili a tutti i costi, ma quella che ci aiuta a perdere grasso, non muscolo. Questo richiede un approccio più profondo: non si tratta solo di contare calorie, ma di imparare a nutrirsi in modo intelligente, bilanciato, mirato.

Nella mia pratica quotidiana, ciò che funziona davvero è un piano personalizzato, costruito intorno alla persona, che tenga conto della sua composizione corporea, del suo stile di vita, delle sue abitudini e dei suoi obiettivi. Accompagnare il paziente nel capire come funziona il proprio corpo, farlo sentire parte attiva del processo e fornirgli strumenti concreti per migliorare la composizione corporea è ciò che rende il percorso sostenibile e trasformativo.

Dimagrire non è una gara a chi perde di più in meno tempo: è un viaggio verso una versione più forte, tonica e consapevole di sé stessi. E la massa magra è la nostra alleata più preziosa in questo cammino.

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Dott.ssa
Valentina Pisanò

Biologa Nutrizionista

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