Quando parlo con i miei pazienti di alimentazione equilibrata, una delle domande più frequenti riguarda l’indice glicemico. “Dottoressa, è vero che la pasta fa alzare la glicemia?” oppure “Devo evitare tutti gli zuccheri e quindi anche la frutta?” sono dubbi comuni, soprattutto per chi vuole tenere sotto controllo il peso, la glicemia o semplicemente sentirsi più energico durante la giornata.
L’indice glicemico (IG) è un parametro che misura la velocità con cui un alimento contenente carboidrati fa aumentare la glicemia nel sangue. Questo concetto è fondamentale non solo per chi soffre di diabete, ma anche per chi desidera mantenere un metabolismo equilibrato e prevenire problemi di salute a lungo termine. Scegliere cibi a basso IG può aiutare a migliorare la sensibilità insulinica, mantenere il senso di sazietà più a lungo e persino favorire la perdita di peso.
Ultimamente, l’attenzione verso l’indice glicemico degli alimenti è cresciuta notevolmente, e sempre più persone vogliono scegliere gli alimenti migliori per una dieta sana. Tuttavia, il concetto non riguarda solo il singolo alimento: basta eliminare i carboidrati per avere un basso IG? Gli zuccheri sono sempre dannosi? Tutta la frutta ha un IG alto? Queste sono alcune domande che spesso mi vengono fatte.
In questo articolo farò chiarezza su questi dubbi, spiegando:
- Cos’è l’indice glicemico e perché è importante
- Quali alimenti scegliere per mantenere stabile la glicemia
- Come bilanciare i pasti per evitare picchi glicemici
- Un menù settimanale pratico e scaricabile per seguire una dieta a basso IG
Ti guiderò attraverso un approccio scientifico ma pratico, con esempi concreti e consigli facilmente applicabili nella vita di tutti i giorni. Il mio obiettivo è fornirti le conoscenze necessarie per renderti più consapevole nelle tue scelte alimentari, senza inutili privazioni.
Se sei pronto a scoprire come l’indice glicemico può influenzare la tua energia, il tuo peso e la tua salute, iniziamo subito!
Tabella dei Contenuti
1. Cosa Significa Indice Glicemico
1.1 Definizione di Indice Glicemico e Come Viene Calcolato
L’indice glicemico (IG) misura la velocità con la quale un alimento contenente carboidrati fa aumentare la glicemia nel sangue. Si basa su un confronto con il glucosio puro, al quale viene assegnato un valore di 100.
Come si calcola?
L’IG viene determinato attraverso studi clinici in cui i partecipanti consumano una porzione standard di un alimento contenente 50 grammi di carboidrati digeribili. La glicemia viene monitorata per le due ore successive e confrontata con la risposta del glucosio puro.
Classificazione dell’Indice Glicemico:
- Basso IG: < 55
- Medio IG: 56-69
- Alto IG: > 70
Esempi pratici:
- IG basso: legumi, verdure, frutta secca, cereali integrali
- IG medio: pane integrale, avena, riso basmati
- IG alto: patate, pane bianco, riso bianco, dolci
Ma attenzione! L’IG di un alimento varia in base a diversi fattori, che adesso vedremo.
1.2 Differenze tra Indice Glicemico e Carico Glicemico
Uno degli errori più comuni è pensare che un alimento con IG alto sia sempre da evitare. In realtà, per comprendere l’effettivo impatto di un alimento sulla nostra glicemia, bisogna considerare anche il carico glicemico (CG).
Cos’è il Carico Glicemico?
Il CG tiene conto non solo dell’IG di un alimento, ma anche della quantità di carboidrati presenti in una porzione. Si calcola con la formula:
CG = (IG x grammi di carboidrati per porzione) ÷ 100 |
Classificazione del Carico Glicemico:
Basso: < 10
Medio: 11–19
Alto: > 20
Prendiamo ad esempio l’anguria che ha un IG elevato (circa 75), ma ha un basso contenuto di carboidrati per porzione. Di conseguenza, il suo carico glicemico è molto basso e non provoca grandi picchi glicemici.
Quindi non basta guardare solo l’IG! Bisogna sempre considerare le porzioni e il contesto del pasto, perché un alimento ad alto IG può essere compensato con altri a basso IG per mantenere un equilibrio glicemico ottimale.
2. Cibi e Indice Glicemico
2.1 Tabella Indice Glicemico: Una Guida per Interpretare i Valori
Quando si parla di indice glicemico (IG), avere una tabella di riferimento è essenziale per capire quali alimenti scegliere o accostare tra di loro. Tuttavia, non basta guardare solo il numero: è importante contestualizzare i valori e considerare altri fattori come il carico glicemico e la combinazione degli alimenti del pasto.
Come leggere una tabella IG?
Alimento | Indice Glicemico (IG) |
---|---|
Lenticchie | 30 |
Mele | 38 |
Pasta integrale | 42 |
Riso basmati | 50 |
Pane integrale | 65 |
Patate lesse | 78 |
Pane bianco | 85 |
2.2 Alimenti a Basso Indice Glicemico: Quali Scegliere e Perché
Scegliere alimenti a basso IG è importante per permettere il rilascio graduale di zuccheri nel sangue, evitando picchi glicemici e migliorando il senso di sazietà.
Esempi di alimenti a basso IG:
- Cereali integrali: quinoa, farro, avena
- Legumi: ceci, lenticchie, fagioli neri
- Frutta fresca: mele, pere, frutti di bosco
- Verdure non amidacee: spinaci, zucchine, broccoli
- Frutta secca e semi: mandorle, noci, semi di chia

Consiglio della nutrizionista: Se un pasto contiene un alimento ad alto IG, abbinalo con una fonte di proteine o grassi sani per abbassarne l’impatto glicemico. Ad esempio, pane integrale con avocado e uovo rallenta l’assorbimento degli zuccheri rispetto al solo pane!
2.3 Carboidrati a Basso Indice Glicemico: L’Importanza nella Dieta
I carboidrati non sono tutti uguali! Scegliere carboidrati a basso IG aiuta appunto a mantenere energia costante senza sbalzi glicemici.
Se c’è la necessità di ridurre l’impatto glicemico meglio scegliere:
- Pasta integrale (IG 42)
- Riso basmati (IG 50)
- Pane di segale (IG 53)
E invece meglio limitare:
- Riso bianco (IG 73)
- Pane bianco (IG 85)
- Patate al forno (IG 85)
Vuoi abbassare l’IG della pasta o del riso? Cuocili e raffreddali prima di consumarli! La formazione di amidi resistenti riduce l’impatto glicemico.
2.4 Frutti con Basso Indice Glicemico: Esempi Pratici
Molti credono che la frutta sia ricca di zuccheri semplici, e che quindi tutta la frutta abbia un alto indice glicemico, ma non tutta la frutta ha un IG elevato!
Frutta a basso IG (<55):
Mele, pere, arance, frutti di bosco, ciliegie
Frutta a medio IG (56-69):
Banane mature, mango, uva
Frutta ad alto IG (>70):
Anguria, ananas, datteri
Consiglio pratico >> Abbina la frutta con proteine o grassi sani per ridurre l’IG del pasto. Ad esempio, uno yogurt greco con una banana è una colazione perfetta per mantenere stabile la glicemia!

Nel prossimo capitolo vedremo come l’IG varia in alcuni alimenti specifici come pasta, riso e patate, e come scegliere le opzioni migliori!
3. Indice Glicemico di Alimenti Specifici
3.1 Pasta e Indice Glicemico: Varianti Migliori e Modalità di Preparazione
La pasta è spesso un alimento di cui si “ha paura” perché considerata ad alto indice glicemico, ma in realtà non tutte le tipologie di pasta sono uguali! L’IG della pasta varia in base a:
- Tipologia di farina (raffinata o integrale)
- Processo di lavorazione
- Tempo di cottura

Ecco come varia l’indice glicemico delle diverse tipologie di pasta:
- Pasta bianca comune (cotta al dente) → IG 45-50
- Pasta bianca (ben cotta, scotta) → IG 65-70
- Pasta integrale → IG 40-45
- Pasta di legumi (ceci, lenticchie, piselli) → IG 30-35
Trucchi per abbassare l’IG della pasta:
- Preferire la pasta integrale: contiene più fibre, rallenta l’assorbimento dei carboidrati
- Cuocerla al dente: in una pasta più compatta l’amido non è completamente gelatinizzato e quindi la digestione da parte degli enzimi risulta più lenta così come l’assorbimento del glucosio che compone l’amido.
- Abbinarla a proteine e grassi sani: aggiungere olio EVO, pesce o legumi riduce il picco glicemico
Pasta al dente con verdure e legumi → IG basso, rilascio di zuccheri più graduale
Pasta raffinata ben cotta con sugo semplice di pomodoro → IG alto, rapido innalzamento della glicemia
3.2 Riso Basmati e Indice Glicemico: Perché è Preferito ad Altri Tipi di Riso
Il riso è un alimento base in molte diete, ma non tutte le tipologie di riso hanno lo stesso impatto sulla glicemia.
IG dei diversi tipi di riso:
- Riso basmati → IG 50-55
- Riso parboiled → IG 55-60
- Riso integrale → IG 50-55
- Riso bianco comune → IG 70-80
- Riso glutinoso o per sushi → IG 85
Perché il riso basmati è preferito?
-> Ha un IG più basso rispetto al riso bianco comune
-> Contiene più amido resistente, che rallenta la digestione
-> Ha un effetto più stabile sulla glicemia
Trucchetto utile:
Cuocere il riso e poi raffreddare in frigo per qualche ora aumenta la formazione di amidi resistenti, riducendo ulteriormente l’IG!
Esempio pratico:
Riso basmati con verdure e pollo → IG moderato, sazietà prolungata
Riso bianco con poco olio → IG alto, rapido aumento della glicemia
3.3 Indice Glicemico di Patate e Polenta: Cosa Sapere per Bilanciare i Pasti
Anche patate e polenta sono due alimenti molto discussi quando si parla di indice glicemico; spesso si pensa erroneamente che siano “tutti uguali” in termini di impatto glicemico.

IG delle patate in base alla preparazione:
- Patate bollite (raffreddate in frigo) → IG 50-55
- Patate al forno o fritte → IG 80-90
- Purè di patate → IG 85-90
Consiglio pratico:
- Raffreddare le patate cotte prima di consumarle aiuta a formare amido resistente, abbassando l’IG
- Abbinare le patate con proteine e grassi sani riduce l’impatto glicemico (es. patate con pesce e verdure)
IG della polenta:
- Polenta di mais → IG 68-75
- Polenta integrale → IG 55-60
Meglio la polenta integrale! Più fibre, più sazietà e minore impatto glicemico.
3.4 Indice Glicemico della Frutta, Carote e Birra: Miti e Realtà
Tra i vari falsi miti c’è quello che tutta la frutta abbia un IG alto, o ancora che la birra e le carote facciano aumentare rapidamente la glicemia. Ma è davvero così?
Vediamo alcuni IG della frutta più comune:
- Mele, pere, arance → IG 35-45
- Frutti di bosco, ciliegie → IG 25-40
- Banane mature, mango, uva → IG 55-65
- Datteri, anguria → IG 70-80
Verità e falsi miti
- Le carote crude hanno un IG molto basso (35-40) → non fanno aumentare la glicemia!
- Le carote cotte hanno un IG più alto (80-85) → attenzione alle porzioni o al loro accostamento con altri cibi
- La birra ha un IG elevato (90-110) → può causare picchi glicemici, soprattutto se bevuta da sola
Se vuoi mangiare frutta con IG medio-alto, abbinala a proteine o grassi (es. banana con burro di arachidi) per ridurre il picco glicemico, oppure accompagna una birra con un filetto di carne o pesce e verdure.
4. Dieta a Basso Indice Glicemico
4.1 Dieta a Basso Indice Glicemico: Menu Settimanale con PDF Scaricabile
Seguire una dieta a basso indice glicemico significa scegliere alimenti che rilasciano gradualmente il glucosio nel sangue, evitando picchi glicemici, bilanciando i pasti e di conseguenza migliorare l’energia.
Regole base per una dieta a basso IG:
- Preferire cereali integrali, legumi e verdure
- Limitare il consumo di zuccheri raffinati e farine bianche
- Abbinare sempre carboidrati a proteine e grassi sani per rallentare l’assorbimento del glucosio
- Consumare pasti bilanciati per mantenere la glicemia stabile durante la giornata
Esempio di menu settimanale a basso IG
Giorno | Colazione | Pranzo | Cena |
---|---|---|---|
Lunedì | Yogurt greco + frutti di bosco + mandorle | Insalata di farro con ceci e verdure | Filetto di pesce con quinoa e broccoli |
Martedì | Porridge d’avena con semi di chia | Riso basmati con pollo e verdure | Zuppa di lenticchie con pane di segale |
Mercoledì | Pane integrale con avocado e uovo | Insalata di fagioli rossi e tonno | Pollo al curry con riso basmati |
Giovedì | Smoothie proteico con latte vegetale | Pasta integrale con pesto e zucchine | Salmone con patate bollite raffreddate |
Venerdì | Pancakes con uova o albume e burri di frutta secca | Cous-cous integrale con legumi | Frittata di verdure con pane integrale |
Sabato | Pane ai cereali con ricotta, miele e noci | Insalata di quinoa con feta e olive | Orata al forno con verdure e farro |
Domenica | Uova strapazzate con pane di segale | Riso integrale con tofu e spinaci | Vellutata di zucca con crostini integrali |
Vuoi il PDF scaricabile con ricette dettagliate? Può essere utile per organizzare meglio la tua settimana! Dieta a Basso Indice Glicemico: Guida Completa con Tabelle e Menu
4.2 Esempi di Colazione a Basso Indice Glicemico per Iniziare Bene la Giornata
Spesso la colazione tradizionale italiana (brioche, biscotti, cappuccino) ha un IG molto alto e causa un rapido aumento della glicemia seguito da un calo di energia. Ecco alcune alternative sane e a basso IG.
Colazioni equilibrate a basso IG:
- Yogurt greco + frutta fresca + semi di chia → Fonte di proteine, grassi sani e carboidrati complessi
- Pane integrale con burro di arachidi e banana → IG moderato grazie a grassi e fibre
- Porridge d’avena con mandorle e cacao amaro → Perfetto per una colazione saziante
- Smoothie proteico con latte vegetale, frutta e noci → Ideale per chi ha poco tempo
Evita invece:
- Cereali da colazione raffinati e zuccherati
- Spremute di frutta senza fibre (meglio mangiare la frutta intera)
- Biscotti frollini e merendine confezionate
Seguire una dieta a basso indice glicemico è più semplice di quanto sembri. Non vuol dire rinunciare a tutti gli alimenti ad alto IG, ma gestirli con equilibrio per migliorare energia e controllo glicemico senza rinunciare al gusto.
5. Benefici di una Dieta a Basso Indice Glicemico
Adottare una dieta a basso indice glicemico (IG) non è utile solo per chi soffre di diabete, ma rappresenta uno stile di vita alimentare vantaggioso per chiunque desideri migliorare il metabolismo, controllare il peso e prevenire malattie croniche. Proponendo una dieta a basso indice glicemico, ho riscontrato che molti pazienti hanno ottenuto benefici tangibili: oltre ad un miglior controllo della glicemia hanno ridotto la continua fame soprattutto di dolci, notano una maggiore energia ed una riduzione dei livelli di infiammazione se in presenza di patologie infiammatorie.
Vuoi approfondire altri consigli e dritte per regolare la glicemia? Leggi questo articolo: Consigli per regolare la glicemia
5.1 Controllo della Glicemia, Peso ed Energia
Uno dei vantaggi principali della dieta a basso IG è la capacità di stabilizzare i livelli di zucchero nel sangue. Gli alimenti con un IG basso vengono digeriti e assorbiti più lentamente, evitando picchi glicemici e i successivi cali improvvisi di energia.

Benefici diretti:
- Riduzione della fame improvvisa e degli attacchi di fame nervosa
- Maggiore senso di sazietà dopo i pasti
- Rilascio energetico graduale e costante
- Minor rischio di sviluppare insulino-resistenza
Molti pazienti mi raccontano che, dopo aver sostituito pane bianco e dolci con cereali integrali e legumi, hanno notato una migliore lucidità mentale durante la giornata e una riduzione della stanchezza post-pranzo.
Perchè è importante consumare i legumi? Ne parliamo qui: I Legumi: Istruzioni per l’uso
5.2 Ruolo dell’Indice Glicemico nella Prevenzione delle Malattie Croniche
Un’alimentazione basata su cibi a basso IG può contribuire alla prevenzione di diverse patologie metaboliche e cardiovascolari. In particolare, gli studi dimostrano che una dieta con un carico glicemico moderato o basso riduce il rischio di sviluppare:
Diabete di tipo 2: una minore esposizione a picchi glicemici mantiene l’insulina sotto controllo, riducendo la probabilità di insulino-resistenza.
Malattie cardiovascolari: i livelli di glicemia più stabili favoriscono un miglior profilo lipidico, riducendo colesterolo LDL e trigliceridi.
Stati infiammatori cronici: una dieta a basso IG aiuta a ridurre l’infiammazione sistemica, legata a malattie autoimmuni e sindrome metabolica.
Sovrappeso e obesità: mantenere sotto controllo la glicemia favorisce una migliore gestione del peso corporeo, evitando accumuli di grasso addominale.
Un caso pratico: ricordo una paziente che soffriva di PCOS (sindrome dell’ovaio policistico) e che ha riscontrato un netto miglioramento nei sintomi dopo aver seguito una dieta con basso IG. Questo perché la sensibilità insulinica gioca un ruolo fondamentale anche nella regolazione ormonale.
Soffri anche tu di questo disturbo o conosci qualcuno che ha questa sindrome? Scopri come gestirla attraverso l’alimentazione leggendo il Nostro articolo ad hoc: “Dieta per Ovaio Policistico: Alimenti Utili e Cibi da Evitare“
5.3 Effetto sulla Salute Intestinale e sull’Infiammazione
Spesso non si pensa che una dieta a basso IG possa favorire anche il benessere intestinale. Consumare più cibi integrali e ricchi di fibre migliora la salute del microbiota, aiutando a prevenire disturbi intestinali come la stitichezza.
Alimenti amici dell’intestino:
- Legumi: fonte di fibre prebiotiche che nutrono la flora intestinale
- Verdure a foglia verde: aiutano la digestione e regolano l’assorbimento dei nutrienti
- Cereali integrali: mantengono attivo il transito intestinale aumentando il volume delle feci
Inoltre, evitando zuccheri raffinati e farine bianche, si riduce il livello di infiammazione cronica della mucosa intestinale, un fattore chiave per il benessere generale e la prevenzione di molte false intolleranze alimentari.
5.4 Miglior Qualità del Sonno e dell’Umore
Un aspetto meno noto, ma molto importante, è l’effetto della dieta a basso IG sul sonno e sull’umore. I picchi e i cali glicemici improvvisi possono influenzare la produzione di serotonina, l’ormone del benessere, causando alterazioni d’umore, irritabilità e difficoltà nel dormire.
Benefici di una glicemia stabile sulla qualità del sonno:
- Maggiore rilassamento serale
- Minore rischio di risvegli notturni legati a cali glicemici
- Regolazione della produzione di melatonina, l’ormone che regola il ciclo sonno-veglia
Molti pazienti, dopo aver ridotto l’assunzione di zuccheri raffinati la sera, hanno riferito un miglior sonno ristoratore.

Per favorire notti tranquille è importante un’alimentazione bilanciata e ci sono cibi che piu’ di altri favoriscono il sonno. Scopri di più qui: Cibi che conciliano il Sonno
5.5 Una Dieta Sostenibile per il Lungo Periodo
Uno dei punti di forza della dieta a basso IG è la facilità con cui può diventare un vero e proprio stile di vita, senza eccessive restrizioni. A differenza di diete drastiche o “alla moda”, questo approccio permette di mangiare in modo equilibrato e vario, senza dover eliminare intere categorie di alimenti.
Strategie per renderla sostenibile:
- Pianificare i pasti e la spesa per evitare di trovarsi senza alternative salutari
- Bilanciare i macronutrienti (carboidrati, proteine e grassi) in ogni pasto, o quasi
- Concedersi tutti gli alimenti in modo consapevole, senza sensi di colpa, ma scegliendo sempre alternative migliori (es. dolci fatti in casa con farine integrali)
6. Conclusione
Abbiamo visto come una dieta a basso indice glicemico possa rappresentare una strategia efficace per gestire il peso, migliorare il benessere metabolico e prevenire numerose patologie. Non si tratta di una dieta rigida o difficile da seguire, ma piuttosto di un approccio alimentare consapevole, basato sulla scelta di alimenti che garantiscono un graduale rilascio di energia, evitando i picchi glicemici.
Riepilogo dei Punti Chiave
>>L’indice glicemico (IG) misura la velocità con cui un alimento contenente carboidrati influisce sulla glicemia.
>>Il carico glicemico (CG) fornisce un’indicazione più reale dell’impatto glicemico di un alimento, tenendo in considerazione le porzioni. Scegliere alimenti a basso IG aiuta a migliorare la sazietà, stabilizzare i livelli di energia giornalieri e prevenire l’insulino-resistenza.
>> La dieta a basso IG è particolarmente utile per chi soffre di diabete, insulino-resistenza, PCOS o desidera perdere peso senza drastici, e inutili, sacrifici.
>> Integrare nella propria alimentazione cereali integrali, legumi, frutta, verdure e grassi sani riduce il rischio di picchi glicemici e migliora anche la salute intestinale.
>> Equilibrare i pasti combinando carboidrati con proteine e/o grassi buoni e conoscere le differenze tra i vari tipi di carboidrati permette di ridurre ulteriormente l’impatto glicemico.
Questa alimentazione favorisce il benessere a lungo termine ed è sostenibile nel lungo periodo.
Consigli Finali per Applicare Subito la Dieta a Basso IG
-> Pianifica i pasti in anticipo per evitare scelte o accostamenti sbagliati.
-> Abbina sempre i carboidrati a proteine o/e grassi sani per mantenere un corretto andamento della glicemia.
-> Sostituisci cereali raffinati con cereali integrali o a basso indice glicemico come farro, quinoa e riso basmati.
-> Scegli metodi di cottura intelligenti: cuoci la pasta al dente, raffredda patate e riso per ridurre il loro IG.
-> Impara a leggere le etichette: evita l’eccesso di zuccheri e le farine raffinate nei prodotti confezionati.
Come leggere le etichette in modo efficace? Lo spieghiamo attraverso questa guida: Come Leggere le Etichette Alimentari, Guida completa per una scelta consapevole
Integra la Dieta nella Tua Routine Quotidiana
Adottare una dieta a basso IG non significa cambiare drasticamente le proprie abitudini alimentari, ma fare scelte più consapevoli e sostenibili. Un piccolo cambiamento alla volta può fare la differenza nel lungo periodo.
Tra i miei pazienti ne ho visti tantissimi ottenere miglioramenti significativi nel loro benessere, energia e gestione del peso, semplicemente modificando in tal modo le loro abitudini alimentari. Non è necessario privarsi di tutto, basta imparare a bilanciare i pasti e scegliere gli alimenti giusti.
Se vuoi avere un’idea più chiara di quanto detto finora, puoi scaricare l’esempio di menu settimanale PDF e provare a capire i consigli di questa guida. Ricorda: i cambiamenti alla propria alimentazione devono essere sempre fatti seguendo delle indicazioni personalizzate elaborate su misura da un professionista..
Se hai altri dubbi o vuoi un piano alimentare personalizzato da integrare al tuo stile di vita, parlane con il nutrizionista!
Bibliografia
Per la stesura di questo articolo sono stati consultati studi scientifici, pubblicazioni accademiche e fonti autorevoli in ambito nutrizionale. Di seguito, alcune delle principali referenze:
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