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Lo svezzamento

come e quando fare lo svezzamento del proprio bambino nutrizionisti di nutrizione sana Lo svezzamento

Lo svezzamento costituisce una tappa fondamentale per i nostri bambini, poiché rappresenta il momento di passaggio fra un’alimentazione esclusivamente lattea (latte materno o in formula) e l’introduzione dei primi veri cibi.

Tabella dei Contenuti

Lo svezzamento richiede tempo ed è molto soggettivo. Vi sono infatti lattanti che si dimostrano entusiasti fin dai primissimi assaggi ed altri che faranno solo qualche piccolo boccone per tutto il primo anno di vita e ben oltre. Il compito di noi genitori è quello di fornire cibi sani ed adatti alle loro capacità e di creare un ambiente sereno.

Il lattante deve vivere il momento del pasto come una gioia senza forzature o aspettative sul cosa e quanto mangerà. È scientificamente risaputo che un bambino sano, ha un’ottima capacità di autoregolazione ed è in grado di distinguere adeguatamente il senso di fame e sazietà. Diamo loro fiducia!

Svezzamento a 4, 5 o 6 mesi, quando iniziare?

Le società scientifiche sono concordi nell’affermare che, in condizioni fisiologiche, fino al raggiungimento del sesto mese, il latte (materno o in formula) costituisce l’unico alimento fondamentale per i nostri bambini. Il latte, inoltre, accompagnerà l’alimentazione complementare fino a completo svezzamento.

Il timing di inizio dello svezzamento, come quello di qualunque tappa (il camminare, il parlare ecc) è comunque molto soggettivo e sarà il bambino a farci capire quando sarà pronto.

In ogni caso è importante che il vostro bambino presenti i seguenti parametri fondamentali:

 

    • Il bambino dev’essere in grado di stare seduto da solo: requisito indispensabile per prevenire il rischio di soffocamento.
      I lattanti, anche se privi di denti, riescono a spappolare quei cibi sufficientemente morbidi che un adulto è in grado di schiacciare tra la lingua e il palato.

 

    • Il bambino deve aver perso il riflesso di estrusione (un riflesso innato nel quale si osserva l’estrusione della lingua al contatto di qualsiasi cibo diverso dal latte) e da non confondere con il gag reflex.

 

    • Il bambino deve mostrare interasse per il cibo. Quest’ultimo requisito sebbene appaia banale è invece essenziale. Il cibo inizialmente è un gioco e una continua scoperta e non la fonte di sopravvivenza come è intesa da noi adulti.

Cosa mangiare?

Qualunque tipo di svezzamento decidiate di utilizzare (autosvezzamento o svezzamento tradizionale) è importante sapere che vi sono:

Alimenti VIETATI durante lo svezzamento:

 

    • Latte vaccino: per il primo anno di vita. Successivamente da offrire fresco, intero e in piccole quantità (massimo 200 ml al giorno). Non è una sostituzione del latte materno o in formula.

 

    • Miele: per il primo anno di vita è pericoloso per il rischio botulino.

 

    • Finocchietto selvatico: fino ai 4 anni. Usato a volte sotto forma di infusi per le coliche nel lattante o sintomi digestivi, contiene estragolo, un cancerogeno genotossico del quale non si conosce il limite di sicurezza.

 

    • Alcol: risulta tossico anche in piccole quantità (evitare quindi nei risotti o negli stufati).

 

    • Pesce, carne e uova crude: possono essere vettori di intossicazioni alimentari.

 

    • Funghi: fino ai 12 anni. I bambini non hanno gli enzimi atti a digerire le tossine dei funghi, sono quindi potenzialmente molto pericolosi.

Alimenti DA EVITARE durante lo svezzamento:

 

    • Zucchero: almeno fino ai 2 anni, ma il più a lungo possibile.

 

    • Sale: poiché già contenuto in molti alimenti.

 

    • Fritto: un’ottima alternativa è proporre un soffritto con acqua e aggiungere l’olio EVO a fine cottura.

 

    • Alimenti industriali e processati: perché contengono conservanti e molto sale.

È importante limitare l’apporto di zucchero e sale in quanto possono orientare le preferenze future del bambino verso un’alimentazione meno sana.

Per tutti gli altri alimenti via libera alla fantasia, ricordando di offrire sempre cibi sani, la frutta e la verdura fresca di stagione dovrebbero essere sempre presenti (presentate con i tagli sicuri o nelle giuste consistenze) e limitando il più possibile alimenti processati.

Schema svezzamento

Ad oggi non risulta necessario seguire alcun schema in svezzamento, potrete iniziare da un unico pasto o presentandone tutti e 5; potrete utilizzare le farine e le classiche “pappe” oppure potrete optare per il cibo “dei grandi” nella consistenza adatta alla capacità di gestione del vostro bambino.

Ricette, ecco qualche idea!

 

    • Pasta al pomodoro con una spolverata di grana e foglioline di basilico fresco

 

    • Patate al vapore con hummus di ceci e fettine di zucca al forno.

 

    • Patate, broccolo e carote al vapore con ricottina fresca.

 

    • Polenta con ragù di lenticchie rosse decorticate e con carotine lesse tagliate a listarelle.

 

    • Pasta proteica di legumi al sugo di cavolfiore e con purè di patate.

 

    • Orzotto alla zucca con stracchino.

 

    • Risotto di zucchine mantecato alla robiola.

Se avrete piacere di affrontare il tema dello svezzamento e delle più corrette abitudini alimentari da attuare nella prima infanzia, Nutrizione Sana organizza corsi ed incontri a voi dedicati e consulenze personalizzate!

Dott.ssa
Eva Minazzato

Biologa Nutrizionista

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