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Come utilizzare infusi e tisane!

infusi e tisane come prepararle al meglio

L’Organizzazione Mondiale della Sanità, già molti anni fa, ha raccomandato di salvaguardare le medicine tradizionali, facendole conoscere anche nei paesi meno sviluppati.

Inoltre, era consapevole che al fine di far ritrovare l’equilibrio psicofisico dell’uomo, dovessero concorrere anche le modalità terapeutiche delle varie popolazioni e rispettive culture, come la fitoterapia, per le persone che si avvicinano alla terapia naturale. È chiaro che non bisogna fare affidamento solo sulle erbe, ma integrarle in un più vasto piano terapeutico è consigliato!

Le tisane, gli infusi, i decotti sono strumenti curativi scoperti migliaia di anni fa: si utilizzavano infatti varie piante per scopi terapeutici e medicinali, creando bevande a base di erbe, fiori e radici.

Vediamo in cosa consiste la differenza tra i vari utilizzi:

  • tisana: bevanda ottenuta dall’infusione di un mix di piante. Il procedimento estrae la sostanza attiva dal vegetale e l’acqua è il miglior solvente naturale; questa però non va bollita, altrimenti si perdono le proprietà curative.
  • infuso: si prepara in modo simile al tè e vengono usati foglie, fiori e frutti della stessa pianta. Le erbe si aggiungono all’acqua vicina al punto di ebollizione e si lasciano in infusione per un tempo di 5-10 minuti. Se risultasse con sapore sgradevole si possono impiegare piccole quantità di menta o anice, cannella, chiodi di garofano, scorze di agrumi, tenendo conto però delle loro proprietà con quelle dell’infuso.
  • decotto: si versa l’acqua fredda sulle piante e quando l’acqua bolle si lasciano in ammollo per un tempo non superiore a 20 minuti. Di solito si adopera nel caso di radici, semi, corteccia e bacche non termolabili. In seguito, si lascia raffreddare o intiepidire. Un esempio: il decotto con la radice dello zenzero, che rappresenta un ottimo antinfiammatorio per stomaco e intestino.

Tisane, infusi, decotti sono alleati naturali anche del dimagrimento, grazie alla termogenesi stimolata dalle catechine, per cui il calore aiuta l’organismo a disperdere più calorie ed annullare i radicali liberi. Sono bevande depurative, eliminano le scorie, accelerano il metabolismo e hanno effetto sgonfiante.

Possiamo affrontare soprattutto il periodo freddo, evitando spossatezza, infiammazioni o cattiva digestione: bastano due tazze al giorno per scoprire le loro virtù curative.

Le tisane vanno consumate calde o tiepide, ma non bollenti, per non infastidire le mucose della bocca. Se le vogliamo dolcificare la soluzione migliore è il miele grezzo, biologico (come quello di ciliegio, castagno, acacia, erica), a seconda dell’effetto curativo di cui si ha bisogno.

Meglio utilizzare tazze di porcellana, cosicché si raffreddano più lentamente e non essendo porose, l’aroma non si volatizza.

Queste bevande depurano e disintossicano l’organismo: a seconda della caratteristica, degli ingredienti, delle combinazioni possono avere effetto energetico, lassativo, drenante, diuretico e antinfiammatorio.

Al mattino per affrontare la giornata è meglio preferire un infuso energetico, che rende più efficace il metabolismo; ad esempio al limone, il cui limonene contenuto nella buccia agisce anche come antitumorale. Si può sorseggiare dopo i pasti ed è utile anche a sgonfiare la pancia: è digestivo se aggiungiamo anche un po’ di zenzero fresco e semi di finocchio.

Alla sera, prima di coricarsi, sono utili tisane o infusi sedativi per allentare la tensione accumulata nella giornata, quelli lassativi e quelli benefici per la circolazione, rilassando muscoli e sistema nervoso: ad esempio biancospino, passiflora e verbena. Dormire bene è importante: permette di eliminare le scorie, le tossine e regolarizza i ritmi biologici, riequilibrando la flora batterica.

La valeriana agisce sulla disbiosi e sulla tensione emotiva.

L’infuso di timo e il succo di limone calmano l’eccessiva motilità quando l’intestino è irritato. Ottimo anche il mix di semi di anice, cumino e finocchio.

La tisana di psillio libera i polisaccaridi non digeribili, che hanno azione prebiotica: è un lassativo che non irrita le mucose ed è adatto anche i bambini.

Potremmo elencare veramente molte tisane o infusi per le ricche proprietà che la fitoterapia ci offre. Ne proponiamo di seguito alcuni:

  • carvi: distende la muscolatura dello stomaco infiammato
  • anice: favorisce la digestione e previene i gas che si creano nei tessuti epatici
  • rabarbaro e genziana: erbe amare impiegate per il reflusso gastroesofageo
  • cardo e tarassaco: depurativo per il fegato e tutti gli altri organi intossicati
  • malva: effetto emolliente, calma la tosse e mal di gola
  • menta: digestiva, tonificante
  • ortica: drenante e diuretica
  • melissa: contrasta lo stress e il sonno disturbato
  • salvia: digestiva
  • fiori di lavanda: proprietà calmanti e rilassanti
  • carciofo: sostegno al fegato, reni e intestino

Per contrastare la ritenzione di liquidi, magari causata dalla sedentarietà invernale di questo periodo, è bene aumentare l’idratazione con tisane saporite, che combattono la degenerazione e l’invecchiamento dei tessuti.

Tra tutte le coccole da sorseggiare non possiamo non considerare la madre di tutte le tisane, il tè verde, il più salutare, ricco di polifenoli, antiossidanti e catechine.

Protegge il cuore e tutto il corpo dalle tossine, ci aiuta a controllare il colesterolo e stimola il sistema immunitario, anche contrastando l’obesità. E’ preferibile l’infuso di quello più efficace, che sembra essere il tè matcha: ottenuto con le foglie più pregiate, non sottoposte a fermentazione, ossidazione e macinate con pietra di granito.

Dott.ssa
Anjumol Cancian

Biologa Nutrizionista

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