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Vitamina D e menopausa

perchè è importante la vitamina D in menopausa

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Perchè è utile la vitamina D in menopausa?

La menopausa è un periodo di transizione fisiologico che tutte le donne affrontano nella vita. È una condizione normale che va vissuta con serenità, ma con la consapevolezza che il proprio corpo sta cambiando e ha bisogno delle giuste attenzioni.

Quando sopraggiunge questa fase della vita, le ovaie rallentano pian piano la loro produzione di estrogeni. Il calo di questi ormoni agisce sull’assorbimento del calcio e sulla densità ossea.

Gli estrogeni sono fondamentali per la formazione ed il mantenimento delle ossa; infatti, favoriscono il riassorbimento del calcio a livello renale e promuovono la conversione della vitamina D nella sua forma attiva, che va ad agire a livello intestinale sull’assorbimento di calcio.

Con il calo fisiologico di produzione di questi ormoni durante la menopausa si ha quindi una riduzione del calcio riassorbito a livello renale e intestinale.

Cause carenza di vitamina D in Menopausa

Le carenze di calcio che caratterizzano la menopausa possono favorire l’insorgenza dell’osteoporosi.

Uno dei principali fattori su cui si può intervenire è l’alimentazione, in modo da fornire all’organismo tutti i nutrienti di cui necessita durante questa fase, contraddistinta da cambiamenti fisiologici importanti.

Fondamentale è il corretto apporto di calcio e vitamina D, ma bisogna anche fare attenzione a non assumerne oltre il vero fabbisogno, perché un eccesso di queste due componenti potrebbe causare problemi.

Molti pensano erroneamente che i latticini siano l’unica fonte di calcio, in realtà le verdure a foglia larga, la frutta secca, il pesce azzurro e anche i legumi sono tutti alimenti molto ricchi di calcio. Le proteine vegetali, inoltre, sono importanti non solo per il contenuto di calcio, ma anche perché sono ricche di isoflavoni, estrogeni vegetali che aiutano a contrastare i fenomeni di osteoporosi.

Da non sottovalutare anche l’acqua: un’acqua ricca in calcio infatti può aiutare a rispondere al fabbisogno giornaliero di calcio. Non è però sufficiente assumere più calcio con l’alimentazione, bisognerebbe inoltre avere livelli adeguati di vitamina D.

Questa vitamina, come detto prima, gioca un ruolo fondamentale nel metabolismo del calcio, nella deposizione di calcio nelle ossa e nel rimodellamento osseo. Inoltre, ha un ruolo chiave anche su funzioni neuromuscolari e immunitarie. Il suo fabbisogno varia a seconda del sesso e dell’età; un’eventuale carenza, oltre a danneggiare le ossa, rende anche i denti più deboli e soggetti a carie.

Esistono diverse fonti alimentari di vitamina D, come pesce, fegato, tuorlo d’uovo e una grande concentrazione è presente nel fegato di merluzzo, infatti, uno degli integratori di vitamina D più comuni in commercio è l’olio di fegato di merluzzo.

Spesso non basta integrarla con la sola alimentazione e bisogna utilizzare specifici integratori. La vitamina D fa parte delle vitamine liposolubili e viene accumulata a livello del fegato, non è quindi necessario assumerla giornalmente con l’alimentazione, dal momento che il nostro corpo ne rilascia piccole quantità quando è necessario il suo utilizzo.

Questa è una vitamina particolare, infatti, ha delle caratteristiche che la rendono più simile agli ormoni piuttosto che alle vitamine. La maggior parte di vitamina D inoltre viene autoprodotta dal nostro organismo e attraverso reazioni chimiche, che dipendono dall’esposizione alla luce solare, viene convertita nella sua forma attiva.

L’esposizione ai raggi solari risulta fondamentale per il funzionamento della vitamina D. Il movimento all’aria aperta può essere un ottimo alleato: fare regolarmente attività fisica infatti è fondamentale per la salute della nostra struttura ossea e, se svolta all’esterno, aiuta ad avere una maggior esposizione alla luce solare.

Le regole della Vitamina D

In conclusione, per non incorrere in carenze di vitamina D e prevenire l’osteoporosi si possono seguire 3 semplici regole:

  • Valutare eventuali carenze di vitamina D con analisi specifiche, anche una semplice analisi del sangue, ma è bene consultare il medico prima di eseguire qualsiasi tipo di analisi.
  • Assumere più calcio con l’alimentazione, come abbiamo visto ci sono diversi alimenti ricchi in calcio, non solo i latticini, anche l’acqua giusta può essere un ottimo alleato.
  • Fare sport possibilmente all’aria aperta, in modo da sollecitare i muscoli e permettere al nostro organismo di attivare la vitamina D tramite i raggi solari, ad esempio una camminata a passo sostenuto due-tre volte a settimana.

Dott.ssa
Anna Peronato

Biologa Nutrizionista

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